Anoressiche già a 8 anni
ROMA Corpo e cibo vissuti come nemici, sempre e comunque, con conseguenze e sofferenze devastanti, fin dalla più tenera età. Anoressia e bulimia sono ormai una vera e propria epidemia sociale, che vede oltretutto un continuo abbassamento dell’età media dei pazienti, con ragazzine di 8 anni che si trovano ad affrontare situazioni davvero critiche. L’allarme arriva in occasione della quarta giornata nazionale contro i disturbi alimentari, che si è celebrata ieri. Sono oltre tre milioni in Italia le persone che convivono con i disturbi del comportamento alimentare (Dca). Di cui 2,3 milioni adolescenti. Un’epidemia dovuta, secondo gli studiosi, sia all’abbassamento dell’età puberale nelle bambine, sia al sempre più diffuso impiego dei social network che facilitano confronti con modelli di bellezza irraggiungibili.
Secondo Fabiola De Clerq, fondatrice dell’Associazione Aba (per la cura dell’anoressia e della bulimia), «da noi arrivano bambine di 9 anni con problemi di anoressia. Questo accade generalmente perché imparano dalle madri, nelle quali si rispecchiano e che contano le calorie sempre, ossessionate loro per prime dall’aspetto fisico. Ma l’ideale di magrezza non è la causa del problema, è solo l’ambito nel quale si esprime un disagio più profondo, che deriva dalle insicurezza, dalla mancanza di autostima, a sua volta tramandata di generazione in generazione e dalle storie individuali. Tutto ciò viene enfatizzato ormai da una troppa attenzione verso se stessi e poca agli altri. Un narcisismo esasperato che porta solo grande sofferenza».
E la cura? «Noi agiamo con l’ascolto e cercando di ridare fiducia alle persone, sempre partendo dalle cause scatenanti», conslude la De Clerq.
Anche i disturbi alimentari si evolvono
Il professore Stefano Lagona, psicologo e psicoterapeuta, ha stilato un glossario dei nuovi disturbi alimentari.
Ortoressia:esagerata attenzione per la qualità del cibo che porta l’individuo all’ossessione di nutrirsi in modo salutare.
Drunkoressia: pericoloso comportamento alimentare diffusissimo tra le adolescenti che consiste nel mangiare poco o niente al fine di compensare l’aumentato apporto calorico dal consumo ingente di bevande alcoliche.
Bigoressia: chi ne è colpito abusa di esercizio fisico, diete iperproteiche e anabolizzanti, per scongiurare la convinzione di apparire piccolo, esile, inadeguato.
Pregnoressia: affligge le donne incinte che non vogliono aumentare di peso durante la gravidanza, sottoponendosi a diete rigide e a ginnastica.
VALERIA BOBBI
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