Valentina Cervi/film
7:00 pm, 29 Gennaio 17 calendario

Cervi: I miei amici in Paradiso? I disabili

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Attori shakespeariani e cuochi, cantanti e ballerine di tango. Tutti insieme appassionatamente a cercare il modo migliore per esprimersi e gridare al mondo come è eccitante vivere. Sono i protagonisti, attori professionisti (da Valentina Cervi ad Antonio Catania) e veri disabili di “Ho amici in Paradiso” costruito sul tema dell’inclusione. Parola fondamentale, anzi necessaria della contemporaneità. E più che mai in tempi in cui l’uomo più potente del mondo, il presidente degli States Donald Trump, grida soltanto in nome dell’esclusione. Qui protagonisti sono uomini  e donne comuni che si rapportano a disabili scoprendo se stessi e scoprendo come tutto e tutti possono far parte della nostra vita e, di certo, fanno parte del nostro mondo. Firma il film (dal 2 febbraio nei cinema) Fabrizio Maria Cortese che gira in un set in cui tutto è più vero del vero, nello storico istituto romano Don Guanella.
Cosa ha scoperto Valentina Cervi attraverso questa storia, questo set, queste persone?
La spontaneità e molto di me. Ho capito che dovevo passare in quel luogo molto più tempo. Come il mio personaggio, una donna molto generosa che spende tante energie per aiutare gli altri ma che deve imparare a gestire il figlio.
Che tipo di lavoro si è fatto sul set?
Tutti abbiamo capito che bisognava spogliarsi di ogni sovrastruttura perché eravamo con persone per cui la fisicità è tutto, persone senza filtro, persone che improvvisano. E quindi costringono anche te a farlo, a essere più istintiva.
Perché lo consiglierebbe?
Perché è un film su come certi incontri ti cambiano la vita, oltre a essere un film sull’amore e un film pieno di leggerezza, cosa di cui abbiamo bisogno ogni giorno.
 
SILVIA DI PAOLA
 

29 Gennaio 2017
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