Tom Hanks pilota-eroe per Clint Eastwood

CINEMA Fu per tutti in quel gelido gennaio del 2009 “Il miracolo dell’Hudson”. Ma i miracoli, si sa, li fanno gli uomini e qui lo fa il pilota Chesley Sullenberger che con due motori defunti invece che far precipitare l’aereo di linea con 155 passeggeri a bordo atterrò sull’Hudson, in piena New York, e (anche grazie agli immediati soccorsi) salvò tutti e se stesso da morte certa. Ma non si salvò dal dubbio quando la compagnia aerea tentò di attaccare la scelta fatta in un frangente di 208 secondi. “Sully” di Clint Eastwood, appena arrivato in sala, interpretato da un superlativo Tom Hanks, è infatti un film sul dubbio e su che cosa è il fattore umano dentro le vite che sfuggono ad algoritmi e videogame in cui molti vorrebbero tradurle.
«Di questa incredibile storia non abbiamo che pochi dettagli e Clint ha cercato di ricostruirla invece dettaglio su dettaglio – dice Hanks – Ho sentito il peso della storia vera di un pilota con 20 mila ore di volo alla spalle ma l’adrenalina mi ha spinto».
SILVIA DI PAOLA