Non si fermano le scosse crollano le case lesionate
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ROMA «È impensabile che nel nome della stabilità europea crollino le scuole». Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel suo intervento alla presentazione del progetto Casa Italia. Intanto continua a tremare la terra nelle zone già colpite dal terremoto. Mercoledì notte, all’una e 35, una scossa di magnitudo 4.8 con epicentro nella provincia di Macerata è stata avvertita anche a Roma e in tutto il centro Italia. Come rilevato dall’Ingv l’evento sismico è avvenuto a 8 chilometri di profondità con epicentro a pochi chilometri da Pieve Torina.
Lo sciame non si ferma
Ma sono state oltre 100 le scosse di magnitudo superiore a 2 registrate dall’Istituto dalla mezzanotte tra Marche, Umbria e Lazio. Dopo circa un’ora, alle 2.46 si è avvertita una nuova scossa di magnitudo 3.1 con epicentro a Fiordimonte, sempre nel maceratese, e alle 3.38 una scossa 3.2 a Ussita. «Si acuisce uno scenario già precario – spiega Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina – i crolli qui c’erano già stati ma con la scossa di mercoledì notte alcune case lesionate hanno ceduto».
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