Mobilità sostenibile
9:02 pm, 23 Ottobre 16 calendario

Il Gra? Non c’entra niente con il GRAB

Di: Redazione Metronews
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ROMA Tempo fa Massimo Giletti ha detto a 3 milioni e passa di telespettatori che giudicava folle la decisione del governo di trasformare in pista ciclabile una corsia del Gra, l’autostrada che circonda la Capitale. Certo, fare una cosa del genere sarebbe davvero da pazzi. Ma un progetto simile non è mai esistito. Giletti avrà sentito la notizia che si stava per realizzare il GRAB (il Grande Raccordo Anulare delle Bici) e, per l’assonanza del nome, si sarà convinto che questa opera pubblica per pedoni e pedali passasse sul Gra, accanto alle auto.
Del GRAB s’è parlato e si continua a parlare tantissimo sul web, sui social, su giornali, radio e tv. Il fatto però che anche un giornalista esperto, Giletti appunto, sia stato vittima di un così grossolano malinteso ci spinge a pensare che siamo noi (Legambiente, Touring Club, VeloLove e le tante altre realtà romane e nazionali che hanno ideato e promosso questo anello per le bici) a dover spiegare meglio non solo dove passa, ma anche com’è fatto il Raccordo delle Bici di Roma.
Cominciamo subito col dire che il percorso – 45 chilometri dentro la città – che potrà essere realizzato grazie a un finanziamento del ministero delle Infrastrutture è tutto pianeggiante e unisce tra loro centinaia di punti di interesse e aree molto diverse di Roma: il centro storico; la Roma archeologica, dai Fori all’Appia Antica; le ville storiche; i parchi fluviali di Tevere e Aniene; le periferie.
Grazie all’ospitalità di Metro ogni lunedì vi racconteremo i dettagli del progetto cercando anche di evidenziare i vantaggi – per tutti i romani – legati alla realizzazione di questa ciclovia. E comunque tranquilli: il GRAB è proprio l’opposto del Gra.
ALBERTO FIORILLO, IDEATORE E COORDINATORE DEL PROGETTO GRAB, RESPONSABILE AREE URBANE DI LEGAMBIENTE

23 Ottobre 2016
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