LAMPEDUSA / MIGRANTI
7:46 pm, 19 Settembre 16 calendario

“Vi raccontiamo l’inferno Lampedusa”

Di: Redazione Metronews
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TELEVISIONE Claudio Amendola nei panni di un maresciallo della Guardia costiera che ogni giorno salava uomini in mare, e Carolina Crescentini in quelli di una volontaria che aiuta come può i migranti appena sbarcati. La cornice è la Sicilia, Lampedusa, un lembo di terra carico di dolore e di umanità. Li vedrete oggi e martedì in prima serata su Rai Uno nella toccante miniserie in due puntate  scritta da Andrea Purgatori e Laura Ippoliti con la regia di Marco Pontecorvo, titolata appunto “Lampedusa”.
Cosa ha significato per voi attori confrontarsi con questa tragedia senza fine?
C.C.: Direi che mi ha messo in discussione come persona, mi ha fatto chiedere chi sono, che cosa faccio  per i migranti che muoiono ogni giorno.
C.A.: Io sono stato orgoglioso di portare questo argomento nella case della gente, perché la fiction racconta meglio della politica ed è vero servizio pubblico, che si fa troppo poco.
E davanti al dramma dei migranti cosa si deve fare?
C.C.: Credo che si debba parlare di meno e documentarsi di più. Credo che non si può parlare di Lampedusa e sentenziare, se non ci sei stato, se non hai visto, se non sai davvero che cosa succede lì. È solo strumentalizzazione e niente altro.
C.A.: Io penso che la sola cosa che si possae si debba fare è ciò che fa il mio personaggio: andare in mare ogni giorno a salvare vite umane e portarle a riva. Il resto sono polemiche inutili. È questo ciò che va fatto anche pensando che i paesi occidentali sono responsabili di tante cose orribili avvenute nel Sud del mondo e quindi dobbiamo aiutarli ora ed essere solidali. È molto più che un nostro dovere.
SILVIA DI PAOLA

19 Settembre 2016
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