Dolcenera: Dal vivo divento pirotecnica

ROMA «Io sono una che tra i fuochi c’è nata: nel mio paese d’origine, a Scorrano, si fa a gara a chi li fa più belli!». Così la spumeggiante Dolcenera che, giovedì sera, all’Ippodromo delle Capannelle aprirà il XXII Festival di Arte Piromusicale Roma Caput Lucis. 
Conclusa alla grande l’avventura di coach a The Voice, è ripartita con Le Stelle Non Tremano Tour.
Sì, avevo proprio voglia di ritrovare la mia dimensione live: sono un’artista da vedere, perché dal vivo esprimo il meglio di me.
Dolce, che concerto sarà?
Il mio spettacolo è una sorta di concept pirotecnico, pieno di energia: nasce dalla voglia di reagire a un futuro molto incerto, mettendo insieme rock ed elettronica. Lo scopo? Non far pensare che alla musica per oltre due ore.
In scaletta le hit dell’ultimo disco, come Niente Al Mondo, Accendi Lo Spirito, Fantastica, Un Peccato, la sanremese Ora o mai più (le cose cambiano), ma sempre con un tocco nuovo…
Dal vivo non faccio mai lo stesso pezzo uguale: amo le sfide, misurarmi e scherzare con la musica, perché mi fido del mio istinto. E mi sorprendo, ogni volta, per quel che riesco a fare.
Lei vive intensamente il presente, poco il passato, e dice di non pensare al futuro, ma il talent
The Voice com’è stato? Lo rifarà?
Posso dire che mi sono divertita molto: io che nel lavoro sono serissima sono riuscita a profanare la tv. Ed è bello liberarsi dei media che, troppo confezionati, mi limitano.
Come il Festival di Sanremo ad esempio?
Sì, è troppo ingessato per me, troppo senz’anima, perché è una gara e non puoi neanche dire “ciao”. È castrante! Se tornerò a The Voice? Non so: vivo alla giornata. Il futuro è un tempo troppo lontano e mi angoscia.
Ma un minimo di programmazione tocca farla: dopo il tour cosa farà?
Torno a scrivere canzoni e, poi, in autunno porterò nei teatri un nuovo spettacolo: non posso anticipare nulla ma sarà un Dolcenera-Show.
Intanto a Roma apre il concerto una uscita da The Voice…
Giorgia Alò, ragazza dalla voce straordinaria che ricorda Tracy Chapman. Perché, dove posso, cerco di dare una mano a questi ragazzi talentuosi.
 
ORIETTA CICCHINELLI