Svolta sull’uranio Le cause militari all’Inail
ROMA Le cause di servizio dei militari saranno sottratte alla giurisdizione della Difesa e passeranno all’Inail. È ufficiale, scritto nero su bianco nella relazione Scanu approvata ieri quasi all’unanimità (unico voto contrario del deputato Pili) in Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito alla Camera. È un risultato importantissimo che sblocca centinaia di cause pendenti. Non solo: ma grazie al lavoro collegiale dei deputati-commissari, che ha visto insieme Pd, Sel e M5S, le stesse tabelle dell’Inail saranno aggiornate. Una giornata campale quella di ieri in Commissione, iniziata con l’audizione del ministro della Difesa Roberta Pinotti la quale fa aveva detto alle Iene che “il caso uranio non esiste”. Nessun retrofront ufficiale, ma si impegnerà affinchè il ministero non impugnerà più le sentenze di condanna, bloccando i risarcimenti. «L’ultima parola spetta all’avvocatura dello Stato – ha detto – ma ci sarà il nostor impegno in tal senso».
STEFANIA DIVERTITO
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