Università
8:15 pm, 24 Maggio 16 calendario

Iscritti all’università tornano a crescere

Di: Redazione Metronews
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ROMA I giovani italiani riprendono a iscriversi all’università. Negli ultimi due anni si è arrestato il calo degli immatricolati che si era osservato a partire dalla metà degli anni Duemila e nell’ultimo anno si registra una prima inversione di tendenza, con un incremento dell’1,6% del numero di iscritti (del 2,4% tra i giovani con età pari o inferiore a 20 anni). Il numero degli immatricolati è cresciuto soprattutto al Nord con +3,2%, ma ha avuto un miglioramento anche nel Mezzogiorno con +0,4%. È la fotografia scattata dall’Anvur nel suo Rapporto biennale 2016.
Percorsi di studio più regolari
Migliora anche, rileva l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, la regolarità dei percorsi di studio sia dal punto di vista di quanti terminano gli studi nei tempi previsti, sia della diminuzione di coloro che non proseguono al secondo anno. Nell’anno 2014-2015 dopo 11 anni dall’iscrizione risulta che il 57,8% degli studenti si è laureato, il 38,7% ha abbandonato e il 3,5% ancora iscritto. I tassi di abbandono più bassi si registrano nelle aree di Farmacia e Medicina e chirurgia. Da segnalare invece l’altissima percentuale di abbandoni tra gli studenti provenienti da un istituto professionale.
Ultimi in Europa per laureati
Il Rapporto registra «la sofferenza di molti giovani di valore, che vivono con difficoltà quelli che dovrebbero essere gli anni migliori della loro vita scientifica» e segnala l’assenza «negli ultimi dieci anni di un adeguato sostegno all’università nelle politiche pubbliche». Nonostante una costante crescita osservata negli ultimi anni, l’Italia rimane così tra gli ultimi Paesi in Europa per quota di popolazione in possesso di un titolo d’istruzione terziaria.
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24 Maggio 2016
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