Libia, appello al mondo Dateci armi non soldati
LIBIA «Non vogliamo soldati stranieri, ma toglieteci l’embargo sulle armi per permetterci di combattere l’Isis». Così il premier del governo di unità nazionale Serraj ha espresso la posizione della Libia nel corso della conferenza internazionale a Vienna. Il segretario di Stato Usa Kerry ha appoggiato questa linea, spiegando che«è importante e urgente risolvere la situazione in Libia il più velocemente possibile» e ribadendo che «il governo Serraj è l’unico legittimo della Libia». Kerry ha elogiato l’Italia, che ha con la Libia «una relazione e un interesse molto speciale», ed è «sempre al primo posto nello sforzo» per la stabilizzazione del Paese. Serraj ha chiesto anche assistenza per l’addestramento delle truppe, e in questo l’Italia potrebbe svolgere un ruolo. Serraj comunque ha avvertito che «il nostro nemico peggiore non è l’Isis, ma le divisioni interne». Sirte resta nel mirino.
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