Zucchero Fornaciari
4:00 pm, 28 Aprile 16 calendario

Zucchero: Black Cat? Perché mi sento un po’ gatto

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Un superdisco. Con collaborazioni illustri (da Bono a Mark Knopfler), musicisti sopraffini e tre produttori internazionali. Ecco “Black Cat”, nuovo cd di Zucchero, in uscita in tutto il mondo, una raccolta di canzoni fra soul, r’n’b, gospel, folk, country e ballata. Dal 16 al 28 settembre all’Arena di Verona i primi spettacoli (con ospiti speciali top secret) del “world tour”, che per la prima volta approderà anche in Giappone.
Sugar, perché questo titolo?
Da noi il gatto nero porta sfiga, per gli afroamericani è di buon auspicio. Poi io mi sento un po’ gatto, libero e selvatico. E questo è il disco più nero che ho fatto.
In che senso?
Il suono è black, ti fa pensare ai campi di cotone, al Sud degli Usa, a film come “12 anni schiavo”. E’ un disco anarchico, dove ho ripreso lo spirito degli inizi, quando scrivevo senza pensare al successo o a se funzionerà in radio.
Di cosa parlano i testi?
C’è il solito dualismo fra diavolo e acquasanta. Parlo di sesso in modo esplicito, ma affronto anche temi sociali. Ci sono i migranti e i nuovi schiavi di questo esodo biblico, mentre Bono ha scritto un testo ispirato alle stragi di Parigi, che contiene un messaggio d’amore universale.
E il singolo “Partigiano Reggiano”?
Sono i racconti sulla Resistenza di mia nonna e mio zio: per me il partigiano rimane un eroe positivo, poi qualcuno dirà che anche loro hanno fatto danni, ma vedo che il 25 Aprile è ancora molto sentito. In più lancio un messaggio ai giovani: mi piacerebbe fare lo zio dei ragazzi, tirar su dei piccoli partigiani armati di ideali e pronti a fare muro contro quel che non funziona.
 
DIEGO PERUGINI

28 Aprile 2016
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