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8:15 pm, 20 Aprile 16 calendario

Diritti tv: l’Antitrust multa Mediaset, Sky, Lega e Infront

Di: Redazione Metronews
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CALCIO L’Antitrust ha irrogato sanzioni per complessivi 66 milioni di euro ai principali operatori televisivi nel mercato della pay-tv, Sky e Rti/Mediaset Premium, nonchè alla Lega Calcio e al suo advisor Infront: oggetto del provvedimento l’intesa restrittiva della concorrenza che, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, ha alterato la gara per i diritti televisivi sul Campionato di serie A per il triennio 2015-2018, svoltasi nel giugno 2014.
Nel dettaglio, la multa a  Rti/Mediaset Premium ammonta a 51.419.247,25 euro, quella a Infront a 9.049.646,64 euro, quella a Sky Italia a 4.000.000 di euro e quella alla Lega a 1.944.070,17 euro.  A giudizio dell’Autorità, che aveva avviato il procedimento avviato il 13 maggio 2015, l’intesa si è realizzata sostituendo con una soluzione concordata l’esito dell’assegnazione dei pacchetti A, B e D che discendeva dal confronto delle offerte presentate dai broadcaster il 5 giugno di quello stesso anno.
Secondo l’Antitrust, “la Lega calcio, su suggerimento e con l’ausilio di Infront, invece di aggiudicare su questa base i diritti ha promosso una soluzione negoziale che, in contrasto con le regole del bando, ha recepito l’assegnazione concordata con i due principali concorrenti. Per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, RTI/Mediaset Premium ha condiviso  la soluzione concordata per l’assegnazione dei diritti fin dall’apertura delle buste, in ragione delle offerte da essa presentate. Nè l’autorizzazione ricevuta a concedere la sub-licenza sul pacchetto D avrebbe potuto ingenerare alcun affidamento sulla liceità delle condotte assunte dalle parti, emerse solo in seguito agli accertamenti ispettivi svolti dall’Autorita’”.
Per quanto riguarda Sky, sottolinea l’Autorità garante del mercato, “benché abbia aderito in ultimo al disegno di spartizione, ha assunto all’inizio un atteggiamento nettamente contrario alle iniziative delle altre parti ed è stata “indotta” all’intesa anche dal loro comportamento, per mantenere poi un “atteggiamento collaborativo” nei confronti dell’Agcm. I soggetti sanzionati dal provvedimento dell’Autorità hanno concertato così l’esito dell’aggiudicazione dei diritti, sostituendo tale accordo al risultato della procedura competitiva prevista dalla legge. Tutto ciò ha prodotto l’effetto di garantire la ripartizione del mercato tra i due operatori storici, assicurando l’assegnazione di diritti a uno di questi (Rti/Mediaset Premium) e precludendo l’ingresso di nuovi operatori sia nell’immediato (Eurosport in relazione al pacchetto D), sia in futuro (l’alterazione della gara è tale da incidere negativamente sulla credibilita’ delle future gare e, quindi, sulle aspettative di ingresso di nuovi player, scoraggiando qualsiasi concorrenza sul merito)”.  
LE REAZIONI SDEGNATE
Mentre Sky prende atto “con soddisfazione” che la propria tesi difensiva è stata accolta, gli altri soggetti condannati reagiscono con stizza e decisione. La Lega Calcio Serie A, per esempio, “prende atto con rammarico ed esprime un netto giudizio critico sul provvedimento pubblicato in data odierna dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”. La Lega “ritiene che questa decisione sia stata adottata sulla base di una ricostruzione errata dei fatti e dei dati istruttori. Convinta di aver agito nel pieno rispetto della normativa vigente e delle regole di gara, si riserva di tutelare i propri diritti e interessi in ogni sede competente”.
Rabbiosa Mediaset, che si dice “letteralmente allibita dall’odierna decisione dell’Antitrust. Infondata, basata su un teorema costruito sulla sabbia e del tutto privo di qualsiasi riscontro probatorio. Decisione su cui Mediaset ricorrerà immediatamente nelle sedi competenti con istanza urgente di sospensiva, certa di un esito ben diverso”.
Infront, analogamente, sostiene che “la decisione dell’Autorità della Concorrenza e del Mercato si basa su una ricostruzione errata e parziale degli eventi”.
METRO

20 Aprile 2016
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