MAFIA CAPITALE
8:18 pm, 12 Aprile 16 calendario

Per Mafia Capitale nessuno torna libero

Di: Redazione Metronews
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ROMA In carcere, aspettando la sentenza. Si preannunciano tempi duri per i 35 imputati del processo Mafia Capitale, che resteranno detenuti sino alla fine del processo, anche se nel frattempo saranno scaduti i termini di custodia cautelare, prorogati, per tutti, al maggio 2019. Non solo il “nero” Massimo Carminati o il re delle coop Salvatore Buzzi, in carcere dal dicembre 2014, ma anche coloro a cui non è contestata l’associazione mafiosa.
Scontro fra procura e difensori
La decisione è arrivata nell’aula bunker di Rebibbia, dopo un duro scontro fra la procura e i legali delle difese, che in maniera “infondata”, secondo i giudici, nei giorni scorsi avevano sollevato dubbi di “legittimità costituzionale”. Il tribunale della X sezione penale, infatti, ha deciso di sposare in pieno le richieste dei pm e di congelare “i termini di custodia cautelare (relativi alla detenzione in carcere e agli arresti domiciliari) durante il tempo necessario al dibattimento e alla sentenza”.
Attesa per le dichiarazioni di Buzzi
Tra i detenuti, che sarebbero potuti tornare in libertà nelle prossime settimane, ci sono l’ex dg di Ama Giovanni Fiscon, l’ex direttore del Servizio Giardini, Claudio Turella, e l’ex capo di gabinetto di Walter Veltroni, Luca Odevaine, che il prossimo 30 maggio avrebbe potuto concludere gli arresti domiciliari. Archiviata la decisione del tribunale, c’è grande attesa per le dichiarazioni annunciate di Salvatore Buzzi, che mercoledì mattina tornerà a parlare dal carcere di Tolmezzo, dove è detenuto. «Io non sono un mafioso. Frequentavo Massimo Carminati alla luce del sole e tutti lo sapevano».
MARCO CARTA

12 Aprile 2016
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