Graham Nash/Musica
2:30 pm, 15 Marzo 16 calendario

Nash: Trump, barzelletta molto pericolosa

Di: Redazione Metronews
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ROMA “Per molti Donald Trump è una barzelletta, ma per me è una barzelletta molto pericolosa.  Come la maggior parte dei fascisti costruisce un nemico per combatterlo.  Fa e dice cose molto pericolose. Sono più di 50 anni che vivo negli Usa, mai vista una situazione politica peggiore”. Parola di Graham Nash, cantautore inglese, noto per il suo lungo sodalizio artistico con David Crosby, Stephen Stills e Neil Young, a Roma per la presentazione del suo nuovo lavoro This Path Tonight, primo album di inediti dopo 14 anni. Nash arriverà in Italia col suo tour a giugno e suonerà a Roma il 4 al Parco della Musica.
Come è nato questo nuovo progetto?
Insieme a Shane Fontayne, che è stato il chitarrista di Springsteen e di Sting. Abbiamo scritto venti canzoni in un mese e le abbiamo registrate in otto giorni. La musica ha un diverso sapore rispetto ai precedenti dischi, sebbene si possano sentire echi di ognuno di essi. È stato un viaggio di scoperta personale, d’intensa creazione, di assoluta passione.
Cosa ci può dire della collaborazione con Fontayne?
Shane ha un innato senso della performance e dell’arrangiamento. Non perde mai di vista il fatto che la canzone debba divenire qualcosa di vivo e che debba avere una ragione per essere cantata.
Com’è cambiato nel tempo il suo approccio alla forma-canzone?
Non molto. Come compositore ho il dovere di essere onesto, sentire qualcosa per poter scrivere e scrivere qualcosa che rifletta il mondo nel quale viviamo.  Detto questo mi piace sempre poter sperimentare, fare qualcosa di nuovo.
Per anni le sue sono state identificate come “canzoni di protesta”: è un genere ancora vivo?
I proprietari dei media nel mondo si possono contare su due mani e di certo non trasmettono canzoni di protesta attraverso i loro canali. Vogliono essere circondati da pecore e non disturbare lo status quo. Di canzoni di protesta ce ne sono migliaia,  ma è difficile ascoltarle.
Cos’è rimasto della generazione di Woodstock,  quella di cui ha fatto parte?
Io sono qui e sono ancora un hippy. Credo che i valori di allora siano buoni ancora oggi. L’amore è meglio dell’odio, la pace è meglio della guerra. Non vedo alternative a questo.
Pochi mesi fa è scomparso David Bowie: lo aveva mai incontrato?
Sì,  due volte. Un genio, un’energia incredibile.  Due giorni fa se n’è andato anche Keith Emerson. Queste morti mi hanno fatto pensare alla nostra fragilità. È anche questo che mi spinge ogni giorno a creare a fare qualcosa di nuovo. Il tempo deve essere usato, non buttato.
 
STEFANO MILIONI

15 Marzo 2016
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