Tribunale di Tivoli/truffa
9:20 pm, 14 Febbraio 16 calendario

La corsa alla mazzetta per avere il posto fisso

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA La tentazione era troppo ghiotta per lasciarsela scappare: in cambio di un “incentivo” che poteva andare dai 2.000 ai 10.000 mila euro, una (ex) vigilessa di 44 anni era in grado di rimediare un posto di lavoro a tempo indeterminato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si trattava in realtà di una truffa, nemmeno delle più originali: bastavano delle false dichiarazioni dattiloscritte, arricchite con qualche timbro del governo e la trappola era tesa.
Solo che a Carchitti, paesino di poco più di duemila anime alle porte di Roma, il miraggio del posto sicuro, anche a costo di una mazzetta, ha scatenato gli appetiti di circa 40 persone, che per loro o per i propri parenti non hanno esitato a farsi avanti.
La ex vigilessa (che secondo le indagini dei carabinieri era la mente dei raggiri) produceva le false documentazioni, mentre i presunti “procacciatori” delle false offerte di lavoro erano tutti residenti nel piccolo paese: A.P. di 36 anni, il papà 71 enne e la madre di 65 anni, iniziarono a proporre  lo “scambio” a qualche concittadino. Ma  in provincia le voci corrono, e così in tanti anziché denunciare la mazzetta per ottenere il lavoro, hanno cominciato a bussare alla porta della famiglia, col risultato che in pochi mesi le richieste di impiego e le relative mazzette sono lievitate fino a una quarantina, e oggi presso il Tribunale di Tivoli si sta celebrando un processo per truffa aggravata e continuata in concorso, nel quale risulta difficile stabilire il confine tra “buoni” e “cattivi”.
Sono state le indagini dell’Arma a scoperchiare un singolo caso di raggiro. Solo dopo i concittadini della famiglia si sono fatti avanti. E tra loro, in molti sono oggi convinti di aver diritto a un rimborso come “parti lese”, ignorando il fatto che nel momento in cui accettarono di pagare la mazzetta erano consapevoli di commettere un reato.
 
PAOLO CHIRIATTI

14 Febbraio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA