Unioni civili
8:10 pm, 10 Febbraio 16 calendario

Ddl Cirinnà supera primo voto al Senato

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il ddl Cirinnà sulle unioni civili ha superato senza scossoni il primo banco di prova, con numeri che vanno oltre la maggioranza assoluta. L’Aula del Senato ha infatti bocciato la richiesta di “non passaggio agli articoli”, avanzata da Roberto Calderoli e Gaetano Quagliariello, con 195 voti contrari e 101 voti a favore. Decisivi i voti contrari del Movimento 5 Stelle. La votazione, però, si è svolta a scrutinio palese: il presidente del Senato, Pietro Grasso, non ha concesso che la votazione segreta – richiesta portata avanti da 74 senatori – motivando la decisione dal punto di vista giuridico: il voto segreto, ha spiegato Grasso, «non può essere concesso soprattutto per il fatto che la disciplina delle formazioni sociali, dove si svolge la personalità dell’individuo – e le famiglie non fondate sul matrimonio rientrano in questa categoria – trova il proprio fondamento costituzionale nell’articolo 2, che non è ricompreso tra le disposizioni tassative per le quali il voto segreto può essere concesso».
Polemiche contro Grasso
Dure le reazioni dei sostenitori del voto a scrutinio segreto: per Quagliariello (Idea) la scelta «è grave in quanto arriva da un arbitro di parte». Per Calderoli (Lega) Grasso ha assunto «una decisione politica in solitaria». Giovanardi annuncia il ricorso alla Consulta sul conflitto di attribuzione. Ora inizierà l’illustrazione degli emendamenti, sul cui numero non è stata ancora raggiunta un’intesa; mentre le votazioni partiranno martedì 16 pomeriggio, proseguiranno nella giornata di mercoledì 17 fino alle 22 e poi giovedì 18 fino alle 18. Intanto il Pd ha comunicato che la libertà di coscienza sarà riconosciuta solo su tre emendamenti. Quello Lepri sull’affido al posto della “stepchild adoption”; l’emendamento Guerra sulle adozioni e l’emendamento Mattesini sull’estensione a chiunque di adottare un figlio minore.
METRO

10 Febbraio 2016
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