Maurizio Guandalini
5:22 pm, 9 Febbraio 16 calendario

La mannaia dell’inflazione

Di: Redazione Metronews
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ROMA Quali sono queste “forze” che cospirano contro la risalita dell’inflazione in Europa? Stavolta Mr. Bce, Mario Draghi, ha fatto l’italiano un po’ grillino, quello che vede cospirazioni grandi e cattive impegnate a complottare contro le cure dello stimato banchiere capo centrale. Ritorna alla mente lo spauracchio della speculazione.
Ricordate lo spread che si alzava (a proposito: ha ripreso galoppare anche in questi giorni)? Colpa della speculazione. Il nostro debito e le banche che scivolano giù? Colpa della speculazione.
A occhio l’uscita di Draghi colpisce la Germania. Durante la crisi banche e risparmiatori tedeschi hanno rimpatriato i soldi che prima investivano all’estero. E sono andati tutti  in depositi bancari, fondi pensione e bond a cedola minima, a rendimento nullo: con l’aumento dell’inflazione li porterebbe ad essere negativi con una perdita secca dei portafogli tedeschi.
C’è dell’altro, per la verità. Di ben più grande e complesso che rientra nella categoria dell’imprevisto. Insomma, non sempre le torte riescono con il buco e le ricette previste danno i risultati sperati. Stiamo ai trend. L’inflazione troppo bassa come l’inflazione troppo alta sono dei problemi. Soprattutto per paesi come l’Italia con un debito monstre. Le Banche centrali da sempre  controllano i livelli dell’inflazione. 
Da vent’anni, come rilevato dal sito “il Post”, l’iperinflazione non c’è più ed è un bene. Ma c’è una inflazione troppo bassa che si protrae da tempo. Non facciamoci ingannare dalla buona novella che i prezzi diminuiscono. Perché, ahinoi,  diminuiscono pure gli stipendi.  Invece gli interessi sui debiti rimangono stabili.
Quindi è più dura pagare interessi su mutui e debito pubblico. La Bce di Draghi si è prefissa una inflazione al 2%.  Cosa sta succedendo di dirompente oggi? La diminuzione dei prezzi delle materie prime, in particolare quelle energetiche, come petrolio e carbone. In questo vortice depressionario ci sono economie che correvano come matte: dalla Russia al Brasile, fino al Sudafrica e alla Cina. Piegate. Colpite nel vivo.
Basti pensare a Putin che con i soldi del petrolio ha fatto la sua campagna elettorale, aumentando   tutte le pensioni. Ora deve tornare indietro perché non ci sta più dentro. Cosa può fare Draghi?
“Manovrare”, come ha fatto, l’inflazione con il rischio, corrente, di non ottenere gli effetti sperati: in primis stamperà banconote per comprare  titoli pubblici e privati. Ma si va a naso,  perché non ci stanno certezze.

9 Febbraio 2016
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