DISABILI MALTRATTATI
10:28 pm, 8 Febbraio 16 calendario

Nella clinica degli orrori “botte per puro diletto”

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’importante era mantenere uno stato di puro terrore per gestire i giovanissimi ospiti del Centro di Riabilitazione neuropsichiatrico “Villaggio Eugenio Litta” di Grottaferrata. Una delle poche strutture del Lazio attrezzate per gestire pazienti con gravi disabilità fisiche e psichiche, e accreditata presso il Sistema sanitario regionale. Sono 10, tra infermieri ed educatori, le persone arrestate per maltrattamenti, con l’aggravante del danno alla sanità pubblica. Per questo il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha deciso che la Regione si costituirà parte civile nel processo che seguirà alla chiusura delle indagini di ieri.
Per 9 degli accusati, tutti incensurati, sono scattati i domiciliari, mentre per Cosimo C. si sono aperte le porte del carcere per sequestro di persona: lo scorso ottobre durante un blitz i carabinieri del Nas, che stavano indagando sulle violenze, lo hanno sorpreso durante il turno di notte nel centro mentre dormiva in una stanza, dopo aver rinchiuso a chiave in un’altra camera i pazienti. L’uomo venne subito licenziato, mentre gli altri 9 nei giorni successivi assunsero una condotta meno cruenta verso le loro vittime. Ma le prove già raccolte dai militari al comando del Capitano Dario Praturlon erano inequivocabili: tra i filmati raccolti dagli investigatori si vede uno degli operatori terrorizzare una giovane paziente facendole esplodere un guanto di gomma accanto a un orecchio, per poi insultarla, schiaffeggiarla e minacciarla di morte.
Anche un bambino di otto anni era preso spesso a schiaffi. Sono in tutto 16 le vittime del personale, che agiva «per puro diletto», come ha sottolineato il gip di Velletri Gisberto Muscolo. Le indagini, coordinate dal procuratore della cittadina dei Castelli, Francesco Prete, e dal sostituto Antonio Verde, hanno visto partecipare anche i carabinieri della Compagnia di Frascati. La denuncia era partita dal personale della struttura. Ora le vittime sono affidate alle cure del nuovo personale.
PAOLO CHIRIATTI

8 Febbraio 2016
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