Valter Malosti/teatro
7:00 pm, 31 Gennaio 16 calendario

Al Gobetti la forza eversiva di Pirandello

Di: Redazione Metronews
condividi

TORINO È una delle pièce più amate e rappresentate di Luigi Pirandello, diventata nel tempo banco di prova dei più grandi attori. Così è stato il destino fino ad oggi de “Il berretto a sonagli” che, da martedì al 7 febbraio, debutterà al Teatro Gobetti con l’adattamento, la regia e l’interpretazione di Valter Malosti.
Ritorno alle origini
Prodotto dal Teatro di Dioniso col sostegno del Sistema Teatro Torino, questo spettacolo vedrà Malosti affrontare per la prima volta Pirandello, cercando di strappare questo celebre  allo stereotipo e tentando di restituire la forza eversiva originaria di quei “corpi in rivolta” posti al centro della scena che diventa anche labirinto come fosse una feroce macchina-trappola. In realtà, “Il berretto a sonagli” nacque come testo dialettale per Angelo Musco, attore comico di grande successo. Il testo in dialetto recitato da Musco non fu mai pubblicato da Pirandello, a differenza di quanto avvenne con “Liolà”.
La sua prima redazione, ritrovata nel 1965 e pubblicata solo nel 1988, può oggi diventare un mare linguistico in cui reimmergere il testo italiano, oltre che prezioso cortocircuito dal punto di vista dei contenuti. Questa prima versione offrirà materia a Malosti per un lavoro di riscoperta e di rilettura non solo linguistica e di ridefinizione di caratteri e ruoli affioranti dal recupero dei tagli capocomicali di Musco, mai ripristinati dall’autore nell’edizione italiana, come la perdita di una possibile coprotagonista della commedia, accanto a Ciampa, in Beatrice Fiorìca, la moglie tradita. Si tratta di un testo più duro, politicamente scorretto, a tratti ferocemente antimaschilista nelle battute, sia di Beatrice sia dell’equivoca Saracena e che presenta varianti significative come nel secondo atto, in cui il manoscritto contiene una scena totalmente espunta nella versione italiana. Nel cast, oltre a Malosti, anche Roberta Caronia, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Cristina Arnone e Roberta Crivelli (Info: 011 5169555).
ANTONIO GARBISA

31 Gennaio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA