Roma Trasporti
10:24 pm, 27 Gennaio 16 calendario

Schianto del 2006 Paga il macchinista

Di: Redazione Metronews
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ROMA Ci sono voluti più di nove anni per emettere una sentenza in merito al tragico incidente in metropolitana che il 17 ottobre 2006 costò la vita alla 30 enne Alessandra Lisi, e nel quale rimasero ferite 452 persone.
Un inferno di lamiere alla fermata Vittorio Emanuele dopo lo schianto tra un treno in sosta e il convoglio in movimento proveniente da Anagnina, condotto dall’unico condannato, il macchinista Angelo Tomei. Ieri gli sono stati inflitti 5 anni di reclusione per omicidio colposo, disastro ferroviario e lesioni gravissime. Non solo: il macchinista dovrà risarcire in sede civile le parti lese nello schianto.
Assolti invece i tre dirigenti rinviati a giudizio. Per il pm Elisabetta Cenicola, che lo scorso 27 novembre aveva chiesto per tutti gli imputati una pena di 3 anni e mezzo, l’ordine di disattivare il sistema di bloccaggio automatico dei freni era noto anche ai tre dirigenti. Una modalità che ometteva il «rispetto delle norme sulla circolazione ferroviaria» per evitare di accumulare ritardi sulla linea, e che per l’accusa era stata adottata in più occasioni. I convogli viaggiavano a una velocità leggermente superiore a quella consentita per tenere una distanza ravvicinata tra loro, « allo scopo di massimizzare i profitti per la società senza subire l’applicazione di penali previste negli accordi presi con il Comune, titolare del servizio».
Disagi anche ieri
I pendolari romani anche ieri hanno subito disagi. Intorno alle 10 sulla linea A un disguido all’impianto anti incendio tra le fermate Barberini e Termini ha provocato l’evacuazione dalle banchine. La circolazione è gradualmente tornata alla normalità dopo 15 minuti. Alla stazione Casilina un investimento mortale all’alba ha provocato ritardi sui treni regionali provenienti dal sud del Lazio.
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27 Gennaio 2016
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