OMICIDIO NEL TORINESE
10:39 pm, 19 Gennaio 16 calendario

Ucciso tra i soldi falsi Esecuzione a Rivarolo

Di: Redazione Metronews
condividi

TORINO Assassinato con un colpo di pistola alla nuca e abbandonato in un canale di scolo. Tutto attorno una ventina di banconote da 50 euro con la scritta fac-simile. Così, ieri mattina, è stato ritrovato nelle campagne di Rivarolo Canavese il corpo di Pierpoalo Pomatto, 64 anni. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Secondo il primo esame del medico legale l’uomo è stato ucciso sul posto. Ipotesi avvalorata anche dal fatto che nelle vicinanze non sono state trovate tracce di pneumatici. Pomatto sarebbe arrivato in quella zona con il suo o i suoi assassini. La sua auto, con le chiavi inserite, è stata trovata a 300 metri da un supermarket. Gli investigatori nelle prossime ore lavoreranno per capire se ci siano tracce utili a risolvere il caso. Spariti invece l’arma del delitto e il cellulare della vittima.
Pomatto ha un lungo curriculum criminale ed è nell’ambiente della malavita che s’indaga. Viveva a Feletto e campava di truffe, furti e rapine. Nel suo passato anche qualche impresa di spicco, come quando nel 2009 fu arrestato per estorsione nei confronti di un ricco imprenditore edile di Rivarolo Canavese. E ancora: fu processato e assolto nell’ambito di un’inchiesta sulle Brigate Rosse. All’epoca si parlava di collegamenti, di appoggi ai brigatisti, ma la vicenda si chiuse con un nulla di fatto. Pomatto era stato arrestato anche nel 2004 con altre sei persone. Era il membro di una banda specializzata in razzie di opere sacre: il gruppo era accusato di aver messo a segno furti nei cimiteri e nelle chiese di mezzo Canavese tra il 1980 e il 1996.
REBECCA ANVERSA

19 Gennaio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA