CASO MURAZZI
10:18 pm, 12 Gennaio 16 calendario

Murazzi, Chiamparino rivendica la linea soft

Di: Redazione Metronews
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TORINO «Negoziare con i concessionari dei locali dei Murazzi, evitando controversie giudiziarie, ci sembrò la soluzione più ragionevole. Una scelta da buon padre di famiglia. Volevamo evitare che quell’area restasse bloccata per anni». Questa la linea sostenuta in aula dall’ex sindaco di Torino e oggi presidente della Regione, Sergio Chiamparino, chiamato a testimoniare nell’ambito del processo sui canoni non pagati dai gestori dei locali e dei presunti favoritismi fatti dal Comune.
Alla sbarra ci sono 14 persone, tra cui l’ex assessore al Commercio, Alessandro Altamura e l’ex city manager, Cesare Vaciago. Chiamparino era teste della difesa. «Lo rivendico dal punto di vista dell’autonomia politica e programmatica che ha una amministrazione: abbiamo ritenuto che l’area dei Murazzi fosse un’area da mantenere aperta, facendo ogni sforzo possibile, anche con quelle caratteristiche al limite che la connotavano». Nel corso della sua deposizione, Chiamparino ha ricordato come quella dei Murazzi del Po fosse un’area strategica che bisognava salvare a tutti i costi: «Tenere aperti i Murazzi – ha spiegato l’ex primo cittadino – era il nostro principale obiettivo. Ricordo gli sforzi che facemmo per far rientrare quell’area all’interno di normative urbanistiche che la rendessero vivibile di giorno e di notte. Abbiamo sempre cercato di dare crescente razionalizzazione a quella zona. Se avessimo permesso la chiusura dei locali, avremmo  rischiato di andare incontro a una desertificazione dell’area» ha sottolineato Chiamparino.
REBECCA ANVERSA

12 Gennaio 2016
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