PROCESSO AMIANTO
10:05 pm, 11 Gennaio 16 calendario

Amianto all’Olivetti Processo al via

Di: Redazione Metronews
condividi

IVREA Un dramma sociale, che ha riempito 36 mila pagine di documentazione della procura di Ivrea. È iniziato ieri il processo per la presenza di amianto all’Olivetti. Uno stabilimento storico, che produceva prima macchine da scrivere poi pc, imbottito di amianto. Sono 14 le vittime accertate (12 i decessi), 17 gli imputati, alcuni dei quali eccellenti: Franco e Carlo De Benedetti, l’ex ministro Corrado Passera, Roberto Colaninno di Telecom. Insomma, il gotha dell’imprenditoria italiana e della politica.
Per tutti l’accusa è omicidio colposo e lesioni. Non avrebbero messo in atto tutte le precauzioni per proteggere i lavoratori. Secondo la difesa, invece, gli organismi creati dall’Olivetti, il Servizio organizzazione sicurezza sul lavoro, costituito nel 1966, e i successivi (Commissione permanente sicurezza e Comitato aziendale ecologia) hanno fatto tutto il possibile, in base agli strumenti e alle conoscenze disponibili all’epoca, per proteggere i lavoratori.
Come ci si aspettava gli imputati eccellenti non erano presenti in aula ieri. Il processo si è svolto nell’auditorium di un liceo, in una situazione surreale: un unico banco per imputati e difesa, solo sei microfoni, avvocati seduti nelle poltroncine come spettatori qualsiasi. «Abbiamo questo a disposizione», ha detto il giudice. Il calendario delle udienze è fissato con precisione: una a settimana fino a luglio. I testimoni sono 134 e 28 i consulenti.
Tutto è cominciato con la morte, nel 2005, di Lucia Delaurenti, una ex dipendente Olivetti deceduta per mesotelioma pleurico: per quella vicenda fu condannato solo Ottorino Beltrami, ex ad, poi morto anche lui, nel 2014, prima di poter ricorrere in Cassazione. Da allora i morti e gli ammalati sono aumentati e le indagini hanno coinvolto tutti gli ex manager che, per oltre 30 anni, hanno guidato la fabbrica di Ivrea.
Nuovi controlli disposti dall’accusa
In avvio di processo il pm Laura Longo, che sostiene l’accusa insieme al procuratore generale di Ivrea Giuseppe Ferrando, ha fatto riferimento a un nuovo fascicolo “modello 45” – senza indagati o ipotesi di reato – e a controlli svolti di recente anche nello stabilimento dismesso di Scarmagno. Nei mesi scorsi, infatti, l’Asl To4 e lo Spresal su richiesta della Procura hanno svolto nuovi accertamenti sulle attuali condizioni degli edifici Olivetti per verificare la presenza di amianto. Le conclusioni sono state messe a disposizione delle difese.
STEFANIA DIVERTITO E REBECCA ANVERSA
 

11 Gennaio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo