Paola Turci
2:10 pm, 2 Dicembre 15 calendario

Turci: La musica? Ha migliorato la mia vita

Di: Redazione Metronews
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ROMA Parte giovedì sera dal Quirinetta Caffè il tour della cantautrice romana Paola Turci, sulla scia della pubblicazione dell’album Io sono, che celebra i suoi 30 anni carriera, affiancando 12 canzoni del passato rivisitate in una nuova veste acustico-elettronica, a 3 brani inediti.
Paola, come nasce Io sono?
È la naturale conseguenza del lavoro autobiografico, diventato poi un libro (Mi amerò lo stesso) e pubblicato per Mondadori lo scorso anno. Nasce dalla necessità di mostrarmi per ciò che sono.
Quali i principali elementi di novità dell’album?
È una produzione totalmente nuova, affidata a un giovane talento come Federico Dragogna, fatta di sonorità acustico elettroniche e di una selezione di canzoni inedita.
Com’è cambiato il rapporto con la forma/canzone?
La struttura della forma canzone è rimasta pressoché la stessa. È mutata la velocità con cui dalla strofa si arriva all’inciso. Da quando ho scritto il mio primo romanzo nel 2009, gli spazi mi si sono allargati e faccio sempre più fatica scrivere in metrica.
Per Paola cosa significa fare musica?
Fare musica e soprattutto scrivere canzoni è sempre stata per me una forma di indipendenza oltre che di liberazione dalle oppressioni interiori. La musica ha curato e migliorato la mia vita. E ancora oggi è così.
Quali sono stati all’inizio i suoi principali riferimenti musicali? Ne hai altri oggi?
All’inizio erano le grandi interpreti italiane I cantautori. Poi ho scoperto i Rolling Stones e Patti Smith, Che sono stati per me un punto di riferimento. Oggi,pur ascoltando un genere di musica più vasto, prediligo i suoni acustico -elettronici, come quelli di Fink, per portare un esempio.
Che tipo di concerto ha preparato per il nuovo tour?
Il concerto dei teatri mette al centro le sonorità. E i momenti intimi sospesi contenuti nel nuovo disco ma inevitabilmente dai nostri live (includo la band, parte fondamentale della mia vita) emerge la natura rock’n’roll che ci fa sempre molto divertire.
Quanto è importante per te la dimensione del live, il momento del rapporto diretto con il pubblico?
Il momento del live è la sublimazione di ciò che faccio durante la mia vita.
STEFANO MILIONI

2 Dicembre 2015
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