#FranceUnderattack
6:05 pm, 15 Novembre 15 calendario

Parigi, non solo cordoglio “Lavorare per le soluzioni”

Di: Redazione Metronews
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Oggi è il giorno del cordoglio, ma anche dell’azione. In Turchia al G20 Obama e Putin ne hanno parlato per 45 minuti. Ecco le principali reazioni nel mondo e nella politica italiana agli attentati di Parigi.
 
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica: “Carissimi genitori di Valeria, Vi scrivo per farvi giungere il cordoglio e la solidarietà, miei personali e dell’Italia intera, sapendo che nulla potrà lenire il vostro grandissimo e composto dolore. Valeria è stata uccisa, insieme a tanti altri giovani, perchè rappresentava il futuro dell’Europa, il nostro futuro”.
Matteo Renzi, presidente del Consiglio: “Il Paese unito e compatto assieme ad altri partner europei sarà in grado di vincere il terrorismo, un tema che ciporteremo nei prossimi mesi e forse anni. È un momento delicato, serve buon senso ed equilibrio, non isteria”.
Barack Obama, presidente Usa: “I cieli si sono oscurati” per “gli orrendi attacchi” terroristici a Parigi. È un attacco al mondo civilizzato. Siamo impegnati nel dare caccia ai terroristi responsabili. Aumenteremo la pressione sull’Isis per arrivare a una transizione in Siria per alleviare le sofferenze di così tante persone”. 
Eshaq Jahangiri, primo vicepresidente iraniano: “La condanna del terrorismo richiede “uno standard unico” a prescindere da dove colpisce. Le azioni dei terroristi minacciano la pace e la sicurezza universali e la vita di gente innocente, ovunque esse siano perpetrate, che sia in Iraq, in Siria, in Libano o a Parigi. Per far fronte a questa minaccia, c’è bisogno di volontà ferma, determinazione nazionale e coordinamento internazionale. Ma non si può accettare che la morte di migliaia di persone in Libano, Iraq e Siria attiri poca attenzione, mentre gli stessi incidenti in altri posti causano una tempesta”.
Papa Francesco: “Il muro esclude sempre, è il monumento all’esclusione. Sono come un suicidio, ti chiudono il cuore e questo è una brutta cosa. Per non erigere nuovi muri bisogna parlare, pregare e servire”.
Roberta Pinotti, ministro della Difesa: “Non c’è dubbio che il terrorismo fondamentalista islamico ha lanciato una guerra, diversa da quelle che abbiamo visto finora, più nuova e più terribile, mettendo insieme elementi della guerra convenzionale con il terrorismo”.
Angelino Alfano, ministro dell’Interno: “Noi abbiamo ricevuto minacce dall’Isis già da prima che Parigi fosse attaccata. Di certo è cresciuto il livello della minaccia, perciò abbiamo innalzato il livello di sicurezza. Nessun paese è a rischio zero. Il nostro lavoro è diminuire il coefficiente di rischio, ma nessuno può dire che sia pari a zero”.
Recep Tayyp Erdogan, presidente turco: “Il terrorismo è una minaccia per tutti noi e va contrastato sia dal punto di vista della sicurezza che da quello finanziario”.
Franco Gabrielli, prefetto di Roma: “Il nostro Paese è il luogo importante della cristianità ed è naturale che dopo i fatti di Parigi esista un clima di preoccupazione ma che non deve impaurire. Le nostre istituzioni stanno lavorando con determinazione e grande impegno”.
Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute: “La morte di Valeria mi addolora profondamente. Una splendida ragazza, esempio di dedizione verso il prossimo, una giovane donna seria e impegnata: la sua fine è una fitta al cuore per tutti noi, l’Italia è colpita da questa barbara follia”.
Matteo Salvini, Lega: “Occorre che tutti i Paesi dell’Occidente si siedano attorno a un tavolo, per pianificare un intervento militare in Siria e in Libia che deve avvenire via terra, via aria e con qualsiasi strumento possibile. Va bene tutto tranne la soluzione italiana, prospettata dal ministro Pinotti, che vuole intervenire un pochino. Bisogna scegliere se restare neutrali oppure intervenire con decisione”.
Laura Boldrini, presidente della Camera: “Questo attacco è feroce per la Francia ma anche per tutta l’Europa perché colpisce i nostri valori, i modi di vivere e la libertà”
Maurizio Gasparri, Fi: “Ha ragione Hollande quando dice: saremo spietati. Cosa si aspetta? La coalizione internazionale deve intervenire militarmente in maniera determinata e porre fine all’Isis. Non si può stare in guerra con una sola parte belligerante e l’altra che subisce impotente. I vertici internazionali non servono a nulla se non determineranno una forte e rapida offensiva contro i terroristi. Ci sono poi misure da assumere sul fronte interno. C’è una sicurezza insufficiente nei paesi europei. In Italia il governo Renzi fa appelli all’unità ma in realtà tradisce ogni impegno concreto. Non raccoglierò questi appelli se non ci saranno fatti reali”
Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace nel 2003, prima iraniana e prima donna musulmana a ottenere questo riconoscimento: “Dobbiamo aiutare i Paesi sottosviluppati a crescere e a uscire dal provincialismo. Nel mondo ci sono milioni di persone che vivono in villaggi poverissimi e sono ridotte alla fame: queste persone sono facilmente strumentalizzabili, non hanno niente da perdere. Gli intellettuali progressisti e non solo mettano il loro sapere al servizio delle nuove generazioni: solo così sconfiggeremo i fanatismi e sdradicheremo la violenza”.
Joann Sfar, ex disegnatore di Charlie Hebdo, oggi sceneggiatore e regista: “Amici di tutto il mondo, grazie di pregare per Parigi #prayforParis ma non ci serve più religione! Crediamo nella musica! Nei baci! Nella vita! Champagne e gioia! #Parisaboutlife (Parigi è per la vita, ndr)
Anonymous: “Noi non ci arrenderemo, noi non perdoneremo, e faremo tutto ciò che è necessario per mettere fine alle loro azioni (dei terroristi,ndr)”
Madonna (in lacrime) : “Non ho cancellato il concerto perchè altrimenti avrebbero vinto i terroristi. Preghiamo per le vititme”. 
 

15 Novembre 2015
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