Gianni Morandi scivola sul web

Galeotto fu il messaggio: “Mettila verso le 13 o le 14”. Alla rete non sfugge niente. Tantomeno un personaggio pubblico che, dopo le insistenze di una fan, si era iscritto a Facebook, rilanciando alla grande se stesso e la sua vocazione, la musica.
Gianni Morandi aveva fatto un ottimo uso dei social network: con il suo fare semplice e mai borioso, capace di trovare il tempo per rispondere a tutti. Con le foto di una vita genuina, mentre si occupa del suo giardino o fa le cose tipiche di una persona normale, era riuscito a catturare oltre 2 milioni di “mi piace”: una platea immensa di persone pronte a interagire, approvare, acquistare un prodotto. Il web marketing – per di più quasi del tutto gratuito su social come Facebook – raggiunge più persone di qualsiasi altro canale: oltre il 30% della popolazione mondale – infatti – utilizza e reperisce informazioni sul web.
Chi di social colpisce, di social perisce. Non è passato inosservato il suo commento, che delega ad altri (sua moglie Anna? Chi lo sa…) di postare una foto su uno dei profili web. Conosce bene le regole dell’etere: sa che pubblicare qualcosa all’ora di pranzo su Instagram è vincente. Rabbiosa e delusa la reazione dei fan: basta scorrere la Timeline della pagina pubblica del cantante per vedere quali e quanti siano stati i commenti. Tanto che l’hashtag #iostocongianni è diventato di tendenza.
Di una cosa bisogna dare atto al cantautore, eterno ragazzo: non ha perso l’aplomb neppure questa volta, nelle risposte. Ammettendo – prima a mezza bocca e poi candidamente – di essere lui a “occuparsi dei profili social, cogestendoli insieme ad Anna”.  
Un lavoro nuovo, quello del brand managing: un valido aiuto per chi non ha tempo o voglia di occuparsi del proprio profilo social, ma sui social vuole essere presente. Necessita di tanta attenzione e cura e può fare la differenza per molti: cambia la comunicazione e il modo di gestire i personaggi pubblici. E, su Internet, tutti lo siamo.
ALESSIA CHINELLATO
Giornalista