Enrico Ruggeri
12:50 pm, 10 Novembre 15 calendario

Ruggeri: Le mie tante vite tra musica e parole

Di: Redazione Metronews
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ROMA Cantautore, scrittore, conduttore radio-televisivo e coach, il poliedrico e instancabile Enrico Ruggeri è sempre pronto a ripartire per nuove avventure. Lavora al nuovo romanzo e sabato sarà live al 2.0 Duepuntozero, col tour Pezzi di vita, dal titolo dell’album.
Enrico, evocando la sua profetica canzone Quante vite avrei voluto, ml chiedo: ma quante ne ha vissute?
Sono tutte facce di una stessa medaglia: mi piace raccontare storie agli altri. Ho iniziato da ragazzo con le canzoni, poi mi andavano strette e sono passato ai romanzi, poi ho usato tv e radio, ma sempre per raccontare che la vita è spettacolare.
Che concerto sarà sabato sera?
Acustico, ma non sto mai alla scaletta: me lo posso permettere avendo accanto la mia storica band (Luigi Schiavone chitarra, Fabrizio Palermo, basso e tastiere, Francesco Luppi, piano, Marco Orsini, batteria, ndr.). Molto del live dipende dal posto e dagli umori, dai desideri della gente.
Ma Contessa, Il mare d’inverno, Quello che le donne non dicono, Polvere…i fan se le aspettano!
E non posso non cantarle insieme ad altri successi: ricordo la mia delusione quando al concerto David Bowie non fece Heroes!
E la vedremo al prossimo Festival di Sanremo?
L’ultima volta ho partecipato come ospite e non mi è dispiaciuto, senza il pensiero della gara si sta meglio, ci si diverte di più. Non ne faccio una malattia se non mi chiamano e non mi sbilancio: ho già fatto brutte figure in passato e ho imparato che gli scenari cambiano e anche le decisioni prese…
Com’è stata l’esperienza da coah in The Voice?.
Mi ha lasciato il segno sapere che influisci sul destino di ragazzi che hanno dei sogni e vedono tutto in positivo, mentre tu sai che non è così. Loro sono entusiasti, perché essere tra i 10 scelti su 80mila giustamente li esalta, mentre tu sai che non hanno fatto ancora niente e la strada è tutta in salita. Quelli che restano 30 anni, non sono quelli che cantano meglio, i premiati dai talent, ma quelli che hanno più cose da dire, vedi Battiato, Capossella, Patty Pravo… Il timore è che il Fabrizio De André del 2020 ce lo siam già persi per strada!
Ruggeri, oltre a essere padre tre volte, lei è stato supplente in una media.
Che ne pensa della scuola italiana?
I prof sono persone malpagate,purtroppo, che mentre insegnano stanno magari pensando anche al mutuo e ai loro problemi. Forse andrebbero messi più a loro agio anche economicamente.
Cosa farà prossimamente?
Navigo sempre a vista, e questo mi ha portato bene. Al momento sto scrivendo un altro romanzo: nel precedente La Brutta estate, c’era tra i personaggi un commissario, Antonino Lombardo, uomo del sud trapiantato a Milano. La Mondadori preme per vedere quel gli succederà, poiché ai lettori è piaciuto molto.
 
ORIETTA CICCHINELLI
 

10 Novembre 2015
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