Erdogan in Turchia è di nuovo il Sultano
TURCHIA Due cose sono lampanti. La grande affluenza pari all’87,2% per le elezioni anticipate in Turchia – erano 54 milioni gli elettori. La seconda: la vittoria di Erdogan. Anche se fino all’ultimo è stato un balletto di numeri, un dato è certo: il leader dell’Akp ( il partito per la Giustizia e lo Sviluppo – conservatori e islamici) ha la maggioranza. Il partito del presidente ha ottenuto quasi il 50% dei voti e guadagna così 315 seggi su 550, 40 in più del necessario per governare in autonomia. Gli mancano però 15 seggi per poter modificare la Costituzione (per farlo ne servono 330). E mentre nel sud est del Paese, a Diyarbakir, ci sono scontri tra polizia e manifestanti curdi, rabbiosi per l’esito elettorale che vede l’HDP (partito Democratico del Popolo – sinistra, filocurdi) al 10,4% (la soglia di sbarramento per accedere in Parlamento è al 10%), l’opposizione, del CHP (partito Popolare Repubblicano – centro, sinistra), si attesta sul 25,4%. Insomma, tutti i partiti di opposizione a Erdogan hanno registrato un calo di voti rispetto alle elezioni del 7 giugno in cui Erdogan non aveva la maggioranza assoluta.
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