Il doggy bag obbligatorio Lo vogliono i giovani europei

MILANO Rendere obbligatorio “per legge” il doggy bag, ossia la possibilità di portarsi via gli avanzi, nei ristoranti e nelle mense pubbliche; tassare di più chi produce più rifiuti organici; permettere ai supermercati di redistribuire i cibi in scadenza; migliorare l’etichettatura per le acque e usare le bottiglie di vetro e non di plastica. Sono alcune dell’ottantina di proposte contenute nella prima carta contro lo spreco alimentare dei giovani europei che giovedì mattina mattina verrà presentata a Expo al presidente della Commissione europea Jean Claude Junker da 120 studenti a Milano in rappresentanza di migliaia di ragazzi che ci hanno lavorato per un anno.
Il manifesto “Don’t Waste Our Future” è un progetto di educazione finanziato dalla Commissione Europea. A partecipare studenti di primarie e secondarie superiori e gli enti locali di Italia, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Belgio, Portogallo, Cipro. Oltre a ONG e all’Università di Glasgow.
Sotto accusa i comportamenti degli adulti: «A volte non basta solo l’educazione a scuola- dice un ragazzo belga – ai corsi, nei laboratori, mi dicevano di fare la raccolta differenziata ma poi tornavo a casa e i miei genitori non la facevano. Insomma ci vuole più educazione forse proprio per gli adulti». METRO
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