Expo
7:43 pm, 7 Luglio 15 calendario

Post Expo: scintille tra Sala e Maroni

Di: Redazione Metronews
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POLITICA Una polemica iniziata lunedì che ieri è arrivata al culmine. È quella che divide il presidente lombardo Maroni e il Commissario unico Giuseppe Sala sul futuro del sito di Rho-Pero. Uno scontro partito quando il  manager aveva espresso numerose critiche al progetto “Fast Expo” presentato venerdì  da Maroni (un piano che per, evitare la desertificazione del sito, prevede di iniziare a costruire subito dopo la chiusura dell’Esposizione). Un piano  irrealizzabile per Sala, visto che i Paesi ospiti si sono impegnati a smantellare i padiglioni a loro spese entro giugno, e qualora il termine slittasse, i costi dello smantellamento ricadrebbero su Expo Spa, «cosa che non vorremmo». Ieri, un Maroni piuttosto stizzito ha risposto a Sala per le rime: «Sarebbe il caso – ha dichiarato Maroni – che Sala non si esprimesse su cose che non conosce. Il commissario Sala si occupi di Expo, noi ci occupiamo del post Expo ed entro fine luglio noi presenteremo il progetto. Lui non è informato, quindi capisco le sue perplessità. Magari mi fa una telefonata e gli spiego che cosa abbiamo in mente». Altrettanto secca la replica di Sala: «Riguardo al post Expo ho espresso solo un giudizio tecnico che deriva dalla mia conoscenza delle regole di ingaggio dei Paesi partecipanti. Comunque ha ragione  Maroni» ha aggiunto, «il post Expo non è di mia competenza e da qui in poi mi guarderò bene dall’esprimere giudizio in merito».
Clima elettorale
L’irrituale scambio di battute – Sala amministra una società di cui il Pirellone è proprietario al 34 % -è comprensibile solo  in chiave  elettorale. Il manager, nonostante le smentite, si comporta già come il candidato del centro-sinistra a Palazzo Marino. Da qui l’attrito con il leghista Maroni. Ma ieri ha parlato anche il primo candidato alle primarie del centro sinistra, Lele Fiano (Pd), che ha sì annunciato “Continuità” con la giunta Pisapia, ma ha aggiunto: “so che abbiamo un futuro diverso da affrontare e ci sarà discontinuità per la città metropolitana e il dopo Expo”. Fiano ha poi proposto l’allargamento di Area C. ANDREA SPARACIARI

7 Luglio 2015
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