Giffoni
10:11 pm, 20 Luglio 15 calendario

L’ironia, l’arma in più di Tea Falco

Di: Redazione Metronews
condividi

CINEMA Sorprendente in “Io e te” di Bernardo Bertolucci che la lanciò; irresistibile in versione Gesù ne “La Solita Commedia”; fatta a pezzi per la sua dizione nel televisivo “1992”, la 28nne Tea Falco, bellezza non banale e giovane combattente, oggi madrina della 45ma Giffoni Experience, si racconta e replica alle critiche col sorriso.
Signorina dove è cominciato tutto?
Quella della recitazione non è stata una vocazione folgorante, ho iniziato facendo fotografie, passione che continuo a coltivare. Il recitare è venuto dopo, un po’ per caso: è un modo per lavorare sulla timidezza che, però, io non voglio superare perché la considero una vera forma di saggezza.
Quella saggezza cui lei ricorre anche per rispondere alle critiche?
Anche. Ma rispondo  a fatica. Mi hanno criticato in molti per la mia dizione e io ho cercato di rispondere con un video, ma al di là di questo, credo che l’ironia sia la forma migliore per rispondere.
Il festival quest’anno parte dall’idea del “Carpe Diem”. Che significa per lei?
Il mio cogliere l’attimo è il cogliere l’attimo nell’incontro con le persone. Io sto con Pirandello che sapeva che noi siamo il risultato  delle persone che abbiamo incontrato nella nostra vita. La fotografia mi serve anche per questo, per fissare gli attimi.
Che cosa vuole suggerire ai giovani che affollano Giffoni e non solo?
Che la sola cosa che conta nella vita  è non smettere di credere nei propri sogni, anche se tutti ci dicono di smettere.
È vero che vorrebbe un figlio da Stromae?
Sì, vorrei tanto un figlio mulatto e adoro Stromae che è un artista globale, un cantautore, ma non solo, un artista che difficilmente in Italia sarebbe potuto nascere.
SILVIA DI PAOLA

20 Luglio 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo