Riapre il Museo delle Scienze

TORINO Il museo di Scienze naturali può finalmente riaprire. A quasi due anni dall’esplosione di una bombola dell’impianto anti incendio, nella notte tra il 2 e 3 agosto del 2013, il Comune ha revocato l’inagibilità dello stabile in via Giolitti. Il documento che concede l’agibilità è stato inviato anche al procuratore Raffaele Guariniello che indaga sull’esplosione. Sulla sua scrivania è giunta anche la relazione della consulenza tecnica sulle cause. Per gli esperti la bombola dell’impianto scoppiò perché al suo interno oltre alla miscela gassosa c’era dell’acqua che non avrebbe dovuto esserci e che ha corroso le pareti della bombola fino a quando è esplosa non riuscendo più a contenere la pressione del gas interno.
Per i consulenti di Guariniello, l’acqua nella bombola ha creato un fenomeno conosciuto come «tensocorrosione»: la prima conseguenza è stata la formazione di crepe, seguita dallo scoppio. Dieci le persone indagate, un dirigente e due funzionari della Regione, e sette amministratori legali delle società che hanno preso parte alla progettazione e realizzazione dell’impianto antincendio. È anche emerso che il problema della presenza di acqua fosse conosciuto ai responsabili di almeno una delle ditte coinvolte nell’indagine. E nonostante l’impianto fosse privo di una centralina di rilevazione, e quindi non funzionante, la società che nel 2005 fece una verifica certificò che era tutto in regola.
REBECCA ANVERSA