Il vero volto del pianeta nano

USA Dopo un viaggio di 9 anni e mezzo lungo 3 miliardi di chilometri, la sonda New Horizon della Nasa è arrivata al punto di contatto con Plutone, a “soli” 12.500 km dalla superficie del pianeta nano e dalla sua luna Caronte. Oggi – se tutto sarà andato bene – arriveranno dallo spazio le prime immagini del corpo celeste. «Saranno le foto più precise e belle mai viste – sottolinea Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – anche se il passaggio è stato quasi a volo di uccello».
Nuovi scenari di conoscenza
«Questa missione può aprire nuovi scenari – prosegue Battiston – perchè Plutone ha avuto una vita travagliata. Prima fu classificato pianeta, poi pianeta nano perchè troppo piccolo e, solo in seguito, fu scoperta la sua luna più grande, Caronte. Di Plutone sappiamo che ha delle macchie sulla sua superficie, ma non comprendiamo cosa siano. Gli studi serviranno ad ampliare le conoscenze anche sul nostro pianeta». «Plutone è l’ultimo grande sconosciuto – ricorda Giovanni Bignami, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica – e potrà raccontarci qualcosa di più sulle origini del Sistema solare. Il pianeta nano è infatti una specie di freezer pieno di oggetti strani, rimasti lì uguali a loro stessi da cinque miliardi di anni».
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