DDL SCUOLA
10:38 pm, 23 Giugno 15 calendario

Riforma della scuola verso la fiducia

Di: Redazione Metronews
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ROMA La “Buona Scuola” viaggia verso il voto di fiducia. Ieri sulla riforma è saltato anche l’ultimo spiraglio di dialogo tra maggioranza e opposizioni, e in conferenza dei capigruppo di palazzo Madama si è deciso a maggioranza che il ddl andrà in aula oggi, senza votare in commissione Istruzione il mandato ai relatori. Nel testo depositato ieri si dà il via libera alle 100 mila assunzioni, entro il primo settembre 2015, per i docenti cha hanno passato il concorso nel 2012. La parte della riforma relativa alle autonomie scolastiche, agli albi territoriali e alla chiamata diretta dei professori da parte dei presidi è invece rimandata all’anno scolastico 2016-2017.
Sono circa 3000 gli emendamenti che le opposizioni avevano presentato e che saranno aggirati dal voto di fiducia, bollata da  Stefano Fassina, della minoranza Dem, come «un ricatto inaccettabile» che ha poi aggiunto: «Il testo del maxiemendamento predisposto dal governo si limita a qualche ritocco cosmetico senza dare le risposte necessarie al fine di cancellare la chiamata dei docenti da parte dei presidi, di introdurre un piano pluriennale di assunzione degli insegnanti precari, o di rivedere l’iniquo finanziamento alle scuole private». Il ricatto per le opposizioni sta nel subordinare l’approvazione della riforma senza ulteriori discussioni alle 100 mila assunzioni. Un punto su cui lo stesso ministro Giannini ha voluto precisare: «Con questo testo il piano di assunzioni è fattibile e assolutamente concreto. È necessario che la riforma vada in porto per assicurare alla scuola pubblica i 3 miliardi stanziati dal Governo». Oltre ai punti evidenziati da Fassina le opposizioni sono tornate a criticare il ruolo troppo “manageriale” dei presidi per valutare e premiare il lavoro dei docenti.
Le novità
Tra i punti presenti nel maxiemendamento depositato ieri uno dei cambiamenti riguarda le valutazioni sui professori: sarà presente anche un membro esterno per valutare gli insegnanti, oltre ai presidi. Per quanto riguarda invece le donazioni si procederà così: le cosiddette erogazioni liberali fatte da privati alle scuole, avranno un tetto massimo di 100 mila euro.
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23 Giugno 2015
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