Laura Antonelli
12:00 pm, 22 Giugno 15 calendario

Addio Laura Antonelli diva tormentata

Di: Redazione Metronews
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ROMA. L’attrice che ha fatto sognare generazioni di italiani si è spenta all’età di 74 anni. Laura Antonelli è morta d’infarto nella sua casa a Ladispoli, vicino a Roma. A dare l’allarme la domestica che l’ha trovata riversa a terra nella camera da pranzo.
Negli anni Settanta e Ottanta, Laura Antonelli aveva raggiunto le vette del successo interpretando pellicole erotiche e film d’autore. Ha lavorato con Giuseppe Patroni Griffi, Luchino Visconti, Salvatore Samperi, Dino Risi e Luigi Comencini. Ma chi non la ricorda in vestaglietta, succinta e ammiccante, nel ruolo che Salvatore Samperi le aveva imposto per il personaggio della cameriera di “Malizia” nel 1973 (Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista e Globo d’oro come miglior attrice rivelazione)?
Anche se negli ultimi anni la vita dell’attrice, sex symbol del cinema italiano Anni ’60-’70, è stata segnata dalla vicenda giudiziaria iniziata nel 1991, quando nella sua villa di Cerveteri furono trovate diverse dosi di cocaina. Un’odissea conclusasi 9 anni dopo con l’assoluzione della Antonelli, alla quale è stato riconosciuto il risarcimento da parte dello Stato. 
Depressa dopo un intervento di chirurgia plastica che le aveva deturpato il viso, alle prese con la solitudine dopo il fallimento di alcune relazioni sentimentali, l’attrice aveva cercato conforto nella cocaina e poi nella fede.
Nata a Pola, attuale Croazia, nel 1941: diploma di insegnante di educazione fisica, ha girato il suo primo film nel 1969, “Le malizie di Venere” di Massimo Dallamano, bloccato dalla censura. L’anno dopo il primo successo, con Lando Buzzanca, nel “Merlo maschio” di Pasquale Festa Campanile. Dopo il trionfo di “Malizia” (6 miliardi d’incasso quando il biglietto del cinema costava mille lire!), la bellezza prorompente, genuina della Antonelli ha attratto prima Giuseppe Patroni Griffi, che la volle per “La divina creatura” (1975), e poi Luchino Visconti che le affidò il ruolo della moglie di Giancarlo Giannini ne “L’innocente” (1976) da Gabriele D’Annunzio.
Dalla gloria all’oblio
Le commedie le dettero la gloria: da “Sessomatto” di Dino Risi a “Mio Dio come sono caduta in basso” di Luigi Comencini in cui faceva la parodia delle eroine dannunziane. La Antonelli ha recitato poi a fianco di Jean Paul Belmondo in “Trappola per un lupo” di Claude Chabrol, con Mauro Bolognini in “Gran bollito”, con Ettore Scola in “Passione d’amore”.
Due volte si è misurata con Moliere, nelle riduzioni farsesche del Malato immaginario’e dell’Avaro, accanto ad Alberto Sordi.
Si è vista anche in “Rimini Rimini” e nella “Venexiana” dove contendeva, con successo, a Monica Guerritore l’amore di un giovane sfruttando le armi, neanche a dirlo, della malizia. Negli ultimi anni ha scelto di vivere sempre più appartata.
Le sue ultime apparizioni in tv: negli “Indifferenti” di Bolognini e in “Disperatamente Giulia” di Enrico Maria Salerno, trasmessi su Canale 5 nel 1988 e nel 1990. Poi, la notte e più nulla.
ORI. CIC.

22 Giugno 2015
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