Roma/Musica
5:08 pm, 16 Giugno 15 calendario

Don Pasta: “Faccio musica soltanto mentre cucino”

Di: Redazione Metronews
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ROMA «“Food Sound System” è un progetto nato per gioco. Faccio il dj sin dall’adolescenza. In Salento si faceva festa, si ballava dopo una bella mangiata. Spontaneo iniziare a spadellare mentre selezionavo i miei vinili. Adesso quando metto musica senza cucinare mi sembra che manchi qualcosa».
Parola di Don Pasta, dj, gastronomo e economista che aprirà domani sera alle 21,30 al Campo Boario a Testaccio “Puglia chiama chi ama la Puglia”, una tre giorni di musica, cultura e gastronomia  per la rassegna “Eutropia”. Don Pasta presenta il suo spettacolo/concerto “Food Sound System”.
Che succede nello spettacolo? 
Cucino dal vivo mentre racconto aneddoti e riflessioni sulla cucina popolare italiana, con  musicisti che mi accompagnano e le immagini di nonnine in cucina. È un’immersione nell’immaginario della cucina familiare. Chiaramente il tutto è in chiave contemporanea, quindi la cucina è microfonata e le interviste alle nonne sono remixate. 
Il New York Times l’ha definita “uno dei più inventivi attivisti del cibo”… 
Significa essere consapevoli che il mangiare ha un impatto istantaneo sul’ambiente,  sul lavoro dei contadini, dei raccoglitori migranti e schiavizzati, sull’alimentazione di tuo figlio. SDietro il mangiare c’è sempre una scelta da fare. 
Che ne pensa del proliferare di programmi tv sulla cucina? 
Questo modo di trattare la cucina è a mio avviso riduttivo rispetto al patrimonio che l’Italia ha ricevuto in dono dalle generazioni precedenti. Prima una ricetta si basava sullo scambio di opinioni, adesso si pensa che sia uno chef l’unico detentore del sapere. La cucina italiana è famosa nel mondo perché chiunque può saperla fare. 
Che idea si è fatto dell’Expo? 
Che è in gran parte una scatola vuota. Si parla tantissimo di tradizione, ma da un lato se ne parla in modo oleografico, come qualcosa del passato, da un altro come puro fenomeno di marketing. Con il tessuto vitale di saperi che abbiamo ci potevamo permettere di essere più orgogliosi di sfoggiare il modo di cucinare delle nostre nonne, che potrebbero aiutare a vivere bene in qualsiasi parte di mondo. Questo è il pregio della cucina italiana: è nata nella nella povertà e ne ha fatto una virtù.  
STEFANO MILIONI
 

16 Giugno 2015
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