Kabul, attacco in albergo Quattordici vittime, anche un italiano
KABUL Attacco in Afghanistan, a Kabul, al Park Palace Guest House, un elegante residence nel quartiere di Shahr-e-Naw frequentato da stranieri: il bilancio parla di quattordici morti, dei quali 9 stranieri, sei feriti e 54 ostaggi liberati. Ad agire è stato un solo attentatore (all’inizio ad una azione di tre persone) armato di tutto punto (kalashnikov e pistola) che è stato ucciso dalla polizia prima che azionasse la sua cintura esplosiva. Tra le vittime – è quanto conferma la Farnesina – c’è anche un nostro connazionale: Sandro Abati, di 48 anni, bergamasco di Alzano Lombardo. Era un cooperante. Si trovava nella guest House con la sua fidanzata kazaka, Aigerim Abdulayeva, 28 anni, uccisa anche lei nell’attacco. I due si sarebbero dovuti sposare a luglio nel bergamasco, a San Pellegrino Terme. L’emittente indiana Cnn-Ibn inizialmente parlava di due italiani morti ma l’ambasciatore italiano a Kabul, Luciano Pezzotti, ha confermato l’unica vittima. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, in una email inviata ai media ha detto che il gruppo ha preso di mira il residence perché frequentato da stranieri, tra cui americani. Per l’agenzia di stampa Khaama Press l’obiettivo dei Talebani era l’ambasciatore di Nuova Delhi a Kabul, Amar Sinha, che ritenevano fosse all’interno della guesthouse.
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