Cinema/“Cake”
6:44 pm, 10 Maggio 15 calendario

Aniston: “Mi imbruttisco per raccontare il dolore”

Di: Redazione Metronews
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ROMA E’ la ragazza della porta accanto, dalla sitcom “Friends” in poi . A volte sexy acchiappauomini, più spesso  fidanzatina compita. Oggi invece la brillante Jennifer Aniston racconta il dolore. E ci rimanda a quella che è forse la sua migliore interpretazione, con il volto pieno di cicatrici, stremata, occhi gonfi e il corpo a pezzi.
La vediamo così in “Cake”, regia di Daniel Barnz , già nelle sale cinematografiche, protagonista di quella che il regista definisce «una strana ma potente metafora, un personaggio che insiste nel farsi trasportare lungo un percorso in un mondo che si rifiuta di guardare».
«Il  film – prosegue il regista – è pieno di immagini del traffico, direzioni e limiti e questo dà il senso di una donna che cerca di trovare la sua strada tra perdite incalcolabili».
Per entrare in questi panni la Aniston ha accettato di tutto: si è fatta  imbruttire, recita senza trucco, spettinata, e si è fatta addirittura gonfiare gli occhi. Ma, come dice lei: «Ho fatto tante commedie nella mia carriera e il pubblico è più abituato a vedermi come un’attrice comica. Eppure dentro di me sento di avere anche un’indole drammatica. E qui finalmente ho potuto esprimerla in un ruolo che nulla ha di glamour. E, poiché dovevo farlo attraverso il mio aspetto fisico, ho accettato ogni abbrutimento. Dovevo  capire e trasmettere allo spettatore l’aspetto del dolore, la sua dipendenza dai farmaci, la sua lotta quotidiana contro la depressione. Sembrerà strano ma ho trovato questo ruolo davvero liberatorio».
Così l’attrice che nel film riesce, in mezzo a tanto dolore, a usare l’arma affilata dell’autoironia,  confessa: «Non ho mai provato tanto dolore ma anche a me è capitato spesso di  salvarmi col sorriso».
SILVIA DI PAOLA
 

10 Maggio 2015
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