Parcelle d’oro, indagini sulla maxi biblioteca

TORINO Il progetto, gli studi connessi, ma soprattutto le parcelle salate. Questi i temi al centro dell’inchiesta della Corte dei Conti sul realizzazione mai avvenuta della Biblioteca civica di Torino che avrebbe dovuto essere firmata dall’architetto milanese Mario Bellini.
Nelle settimane scorse e anche ieri gli uomini della Guardia di Finanza si sono presentati negli uffici del settore Urbanistica del Comune di Torino per acquisire la documentazione di quel progetto. Progetto rimasto solo sulla carta perché realizzarlo costava troppo e le casse di Palazzo Civico non potevano permetterselo: circa 200 milioni di euro.
Gli studi preliminari per realizzare quest’opera, che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione, sono però costati 16 milioni e mezzo di euro. Il complesso avrebbe dovuto essere costruito nell’ex area Westinghouse, tra le ex carceri Le Nuove e il Palagiustizia. La struttura avrebbe dovuto essere un vero e proprio polo culturale con una biblioteca e un teatro capace di ospitare mille e duecento persone.
REBECCA ANVERSA