anni di piombo
8:19 pm, 3 Marzo 15 calendario

Ok Brasile a espulsione di Cesare Battisti

Di: Redazione Metronews
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BRASILE La Giustizia brasiliana ha deciso di annullare l’atto del Governo che consentiva la permanenza nel Paese sudamericano (con permesso di soggiorno) dell’ex terrorista italiano Cesare Battisti. Ora l’uomo, condannato per omicidio nel nostro Paese, potrebbe essere espulso in Francia o in Messico, dove ha vissuto dopo essere fuggito dall’Italia e prima di arrivare in Brasile nel 2004.
Gli avvocati presenteranno appello
 
Secondo i giudici Battisti è ora uno straniero in posizione “irregolare” in Brasile e «come criminale condannato nel proprio Paese d’origine non ha il diritto di restare». Non si tratta, però, di un’estradizione. Gli avvocati di Battisti hanno annunciato che presenteranno appello contro questa possibile espulsione. Cesare Battisti, ex terrorista dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo) e scrittore, è stato condannato in contumacia all’ergastolo per due omicidi commessi negli “anni di piombo”. Arrestato nel 1979, riuscì ad evadere due anni più tardi e a fuggire in Francia, dove trascorse la prima fase della sua latitanza.
Il secondo arresto
Nuovamente arrestato in Brasile nel 2007, Battisti fu detenuto in carcere a Brasilia fino al 9 giugno 2011. Il 31 dicembre 2010 il presidente brasiliano Lula da Silva annunciò il rifiuto dell’estradizione in Italia. Della questione fu investita anche la Corte costituzionale brasiliana, che l’8 giugno 2011 aveva negato l’estradizione. Nel periodo della latitanza parigina l’ex leader dei Pac, grazie alla “dottrina Mitterand”, si era rifatto una vita: abbandonata la lotta armata, Battisti si era dato alla scrittura, diventando un giallista di fama e pubblicando opere in cui proponeva alcune analisi sull’esperienza dell’antagonismo radicale.
Le reazioni: “Deve tornare in Italia”
«Mi appello al premier Renzi affinché mostri la giusta determinazione e torni a chiedere che l’ex terrorista rientri in Italia e sconti la sua pena». È quanto ha dichiarato Alberto Torregiani in merito alla decisione di espellere dal Brasile Battisti, condannato in Italia per 4 omicidi fra cui quello di suo padre. «Battisti deve scontare due ergastoli per quattro omicidi dei quali non si è mai pentito – il commento di Maurizio Gasparri – finchè un assassino come Battisti non sarà portato in Italia, giustizia non sarà fatta».
METRO

3 Marzo 2015
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