Milano “città delle multe” Al via la polemica

MILANO L’indagine è firmata dal Sole 24 Ore e piazza Milano al primo posto nella classifica degli importi medi delle multe per numero di patentati e per le somme totali incassate proprio dalle multe durante il 2014. Nel capoluogo lombardo, ogni patentato ha sborsato 170,5 euro per un totale di 132.307.730. Un bel 6,3% in più rispetto all’anno precedente. E su questi dati divampa la polemica. 
«Una classifica impietosa per Milano – afferma Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione – e non voglio immaginare come sarà il 2015, dopo la circolare dell’ottobre scorso dell’assessore Granelli che richiamava i vigili di quartiere (che dovrebbero occuparsi di sicurezza dei cittadini) a fare più multe, soprattutto per divieto di sosta. Pisapia si aggiudica il triste primato di sindaco attaccato anche alle multe pur di fare disperatamente cassa. La Giunta ha anche dovuto prosciugare i dividendi delle società partecipate, Sea e Atm, per garantire le coperture finanziarie alla manovra per il 2015: ormai è alla canna del gas».
D’accordo con lui il Coordinatore cittadino FI Milano Giulio Gallera per il quale «i dati sono imbarazzanti. Certo le multe vanno fatte a chi infrange la legge e non avendo come unico parametro quello di far cassa, ma semmai usando il buon senso e tenendo conto delle complessità che presenta una città come Milano. Solo per Area C gli automobilisti hanno pagato nel biennio 2012-2013 oltre 50 milioni di euro, senza contare le multe».
Di tutt’altro parere Mirko Mazzali, capogruppo di Sel in Comune: «Originale l’interpretazione di De Corato. Se sono aumentate la colpa non è di chi viola le norme, ma di chi le fa applicare. Come dire: se aumentano le condanne in Tribunale, la colpa non è di chi fa i reati, ma di chi li giudica».
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