I tormenti dell’anima secondo Teresa Mannino

TORINO. “Pensa sempre a quello che dice e dice sempre quello che pensa”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il carattere che contraddistingue la palermitana Teresa Mannino, classe 1970, che debutterà venerdì e sabato, alle 21, al Teatro Colosseo con il suo nuovo lavoro teatrale, “Sono nata il ventitrè”. Sul palco l’attrice attraverserà strade e temi diversi ed istintivi, dall’amore alla vita, dal tradimento agli uomini e alle donne fino alla passione per la conoscenza e per la propria terra.
E, con la stessa passione, racconterà anche i tormenti di Penelope e quelli della vicina di casa. Si rifarà alle donne, eroine e non, dei classici, per dare consigli e consolare, soprattutto, le amiche con problemi di cuore.
Filosofa su carta, tanto da essersi laureata appunto in Filosofia all’Università di Palermo, e nello spirito, Teresa Mannino non mostra in questo suo monologo di voler smettere mai di conoscere e sapere, raccontare e raccontarsi purché i fatti siano epici oppure siano sempre, più o meno, reali o realmente accaduti e questa volta, più che mai, lo farà senza rete e senza filtri.
 Pregi e difetti
Padrona, con zelo costante, della scena, non mancherà certo di coinvolgere il pubblico in sala con le sue sferzanti battute. “Sono una persona diretta”, ama confessare, “nel bene e nel male. Questo è il mio pregio ed il maggior difetto. Quando mi interpellano per sapere come la penso rischio sempre di ferire e di essere ferita. Sembra un paradosso, ma la sincerità può essere male interpretata. Anche nella mia carriera, soprattutto all’inizio, quando non mi conosceva nessuno, ho rischiato più volte di lasciare di stucco il pubblico per i miei modi diretti. Ora si divertono un sacco”.
Info: 0116698034.
ANTONIO GARBISA