Trivelle in azione
9:46 pm, 11 Febbraio 15 calendario

Lo Sblocca Italia spinge le prime trivellazioni

Di: Redazione Metronews
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Roma. Circa tre mesi fa lo Sblocca Italia diventava legge ma già dopo 30 giorni faceva sentire i suoi effetti. Oggi, le sue conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto per l’articolo 38. Al ministero dell’Ambiente, infatti, sono state presentate sei istanze per lo scavo di pozzi, quattro di tipo esplorativo e uno per la coltivazione del giacimento. Secondo il Forum dell’Acqua i 5 procedimenti in terraferma «sarebbero stati di competenza regionale ma lo Sblocca Italia ha sottratto alle Regioni il parere sulla Via accentrando le procedure a Roma». 
L’Eni in Piemonte
In Piemonte il pozzo esplorativo a Carpignano Sesia è proposto dall’Eni, a 300 metri dall’autostrada A26 Gravellona-Genova, a 1 km dal centro abitato di Carpignano e a 1,5 km da quello di Fara novarese (Novara). 
Marche: vicino alla città
Nelle Marche il pozzo esplorativo di Ripatransone (Ascoli Piceno) è proposto dalla società Apennine Energy a 600 metri dal centro abitato. 
Tre in Emilia Romagna
In Emilia Romagna i tre progetti sono previsti a: Ostellato, proposto dalla società AleAnna Resources, nella Important Bird Area IBA “Valli di Comacchio e Bonifica del Mezzano”, area di importanza internazionale per l’avifauna in provincia di Ferrara. Il pozzo di Solarolo, proposto dalla società AleAnna Resources, è a 1 km dal centro abitato di Solarolo e poco meno di 5 da Granarolo, area di produzioni di altissima qualità Dop collegate proprio alle caratteristiche ambientali. A 1 dal centro abitato del comune di San Pietro in Casale (Bologna), a pochi chilometri da Cento, in piena area terremotata nel 2012. 
Mar di Sardegna
A questi progetti si aggiunge il procedimento di Via per un progetto di prospezione con linee sismiche che riguarda un’area di centinaia di migliaia di ettari di mare della Sardegna di fronte ad Alghero, Capo Caccia e Stintino. Il 14 marzo ci sarà una grande manifestazione a Zibido, a sud di Milano, dove si sta per realizzare l’ennesima perforazione di un pozzo.  
Iniziativa Greenpeace contro le trivelle croate
Greenpeace ha scritto al governo  sollecitando a chiedere alla Croazia di essere consultato e incluso nella Valutazione ambientale strategica in corso riguardo ai piani di sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio nell’Adriatico croato. «L’Italia è chiaramente parte in causa nella strategia fossile croata».
STEFANIA DIVERTITO

11 Febbraio 2015
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