Un palco che spaventa e ammalia sempre
Arrivo a Sanremo. Fatto. Albergo, preso. Prova costume, ok. Prova del brano… finita. Ragazzi, il mio secondo Festival è iniziato davvero. Sono già nel loop! Rispetto alla mia prima volta, mi sento più consapevole di ciò che sto vivendo. Porto qui l’ultimo anno e mezzo della mia vita artistica, e non è poco. La prova, dicevamo: credo sia andata bene, anche perché quando canto perdo il senso del tempo e, infatti, ho un buco di 3 minuti nella mia vita. Cioè l’esatta durata di “Straordinario”, il che significa che è andata bene. Dicano ciò che vogliono, ma quel palco strega e intimorisce sempre! Da spettatrice non vedrei l’ora che iniziasse la gara (so che le mie coinquiline hanno già organizzato il gruppo d’ascolto), da concorrente confesso che ieri notte non ho dormito per l’agitazione…
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