Alessia Chinellato
10:00 pm, 4 Febbraio 15 calendario

Smettere di fumare è più facile con le App

Di: Redazione Metronews
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L’OPINIONE Come scrive Italo Svevo nella Coscienza di Zeno, “Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l’ultima volta”. Sui pacchetti in vendita è obbligatoria la dicitura “nuoce gravemente alla salute”. Studi sulle sigarette elettroniche ne mettono in dubbio efficacia e tollerabilità Qualche presidio sanitario offre dei corsi gratuiti per motivare i fumatori incalliti a smettere. Da un pò ci sono in giro anche delle App dedicate. Mobile phone al posto della coscienza, a recitare mantra per farci sentire in colpa per aver acceso una sigaretta. Kwit, gratuita, che infonde messaggi sui rischi derivati dal fumo, oppure Smoke Free che permette di tenere un diario con l’andamento giornaliero del catrame inalato. Live strong ha due tasti: L’hai fatto oppure no? In caso affermativo vengono enunciati una serie di effetti terribili per i polmoni.
Quello presentato a Las Vegas qualche giorno fa, durante il CES (Consumer Electronic Show) le batte tutte. Il costo di Quibit, l’accendino elettronico intelligente, si aggira intorno agli 80 dollari. Ha una forma rettangolare con un piccolo display, è leggerissimo e collegato, neanche a dirlo, ad una App presente sul telefonino che registra ogni volta che viene accesa una sigaretta. Non ha fiamma, funziona con lo stesso principio degli accendini da auto. Registra data e ora dell’ultimo utilizzo, calcola quanta vita perdiamo ogni volta che fumiamo, quanto denaro risparmieremmo togliendoci il vizio e immette, anche in maniera anonima, in una comunità virtuale – ma reale-  di persone che stanno facendo lo stesso percorso di disintossicazione. Questa dei social a tema è una variabile sempre più importante nella progettazione delle nuove tecnologie. A rappresentarci che, senza un’agorà, dove esiste una comunicazione smaterializzata ma efficace, non esistiamo.
ALESSIA CHINELLATO
Giornalista

4 Febbraio 2015
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