Africa
8:35 pm, 14 Gennaio 15 calendario

Ebola, in Liberia l’epidemia frena

Di: Redazione Metronews
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LIBERIA L’epidemia di Ebola in Liberia potrebbe essere fermata entro il prossimo mese di giugno, a patto di mantenere l’attuale tasso di ospedalizzazione e di vigilanza. Lo sostiene un nuovo studio che è stato diffuso dagli esperti dell’Università della Georgia e della Pennsylvania State University, pubblicato su “PLoS Biology”. I ricercatori hanno messo a punto un modello, che include fattori quali l’ubicazione dell’infezione, il trattamento, lo sviluppo delle capacità ospedaliere e l’adozione di pratiche di sepoltura sicure, «probabilmente il primo a includere tutti questi elementi» per dare un responso sui risultati che potrebbe dare la lotta a questa malattia, ha dichiarato John Drake, che ha guidato il progetto di ricerca.
Proiezioni ottimistiche
Durante l’autunno del 2014, gli autori hanno applicato il loro modello a cinque scenari di diversa capacità ospedaliera. Nel caso peggiore, senza alcun aumento dei posti letto, la proiezione mediana ha dato come risultato 130.000 casi totali di Ebola sino alla fine del 2014; nel caso migliore – con un incremento di 1.400 posti letto, circa 1.700 in totale, pari a un tasso di ospedalizzazione dell’85% – la proiezione mediana è stata di 50.000 casi. Dopo che gli esperti hanno aggiornato i dati con le informazioni più recenti che sono state raccolte sino allo scorso primo dicembre, il modello ha previsto che, raggiungendo proprio un tasso di ospedalizzazione dell’85%, l’epidemia di Ebola in Liberia potrà essere in gran parte contenuta entro il prossimo mese di giugno.
Caccia all’untore in Guinea
Per l’aggravarsi delle già precarie condizioni di sicurezza, in Guinea è stato deciso lo schieramento dell’esercito in strada. Intanto in quello che è uno dei Paesi dell’Africa occidentale più colpiti dall’epidemia di Ebola, due persone sono state linciate perchè sospettate di voler diffondere il virus. Le vittime sono un ufficiale di polizia e il suo autista che si erano fermati in un villaggio offrendo un analgesico allo stregone locale il quale, dopo averlo ingerito, è morto in poco tempo. A quel punto gli abitanti hanno cominciato a inveire contro «gli stranieri venuti qui a ucciderci spargendo il virus dell’ebola», e li hanno aggrediti a colpi di picca e machete, facendoli a pezzi e poi bruciandone i cadaveri.
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14 Gennaio 2015
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