Ebola, il medico guarito “Tornerò in Sierra Leone”

ROMA È ufficialmente guarito Fabrizio pulvirenti, il medico di emergency colpito dal virus dell’ebola in Sierra Leone e ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma dal 25 dicembre. L’uomo, il cui nome è stato reso noto soltanto oggi, si è presentato in una conferenza stampa presso l’ospedale romano. Con lui anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. «Non mi considero un eroe, e nemmeno un untore» ha puntualizzato Pulvirenti, che ha ripercorso i momenti più drammatici della sua lunga degenza nel nosocomio adibito a centro di cura nazionale contro il virus. «Dal primo giorno di ricovero ho cercato di fornire i dettagli più precisi sui sintomi e sulle mia condizioni per aiutare i miei colleghi» ha spiegato il medico di Emergency, che ha poi raccontato: «A un certo punto però, è sopraggiunto lo stato di incoscienza. Ho avuto paura, in quel momento il paziente ha preso il sopravvento sul medico. È stata molto dura. A chi mi chiede come e quando ho contratto l’ebola in Sierra Leone, rispondo che è impossibile stabilirlo. Ho seguito tutte le procedure di sicurezza. Appena possibile tornerò in Sierra Leone per riprendere il mio lavoro».
Ora il sangue del medico di Enna, che è ancora convalescente, servirà a salvare altre persone: il suo plasma infatti ha ora gli anticorpi necessari a debellare il virus, come ha spiegato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani: «Il virus di Fabrizio ha un nome ed è il vanto dei nostri biologi. Si chiama “Ebola Makona Inmi 1” ed è stato depositato al centro di riferimento biologico del governo statunitense». E a fine gennaio i quattro farmaci utilizzati per salvare la vita a Fabrizio Pulvirenti entreranno in una fase di sperimentazione.
«L’anno si apre con una bellissima notizia», ha aggiunto il ministro Lorenzin, che ha annunciato un’onorificenza per meriti medici a Emergency e un riconoscimento a parte per il medico siciliano. Pulvirenti era stato citato anche nel messaggio di fine anno dal Presidente Napolitano: «Figure professionali come queste devono essere valorizzate» aveva detto il Capo dello Stato.
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