Contro il virus
8:50 pm, 9 Dicembre 14 calendario

Ebola, sempre peggio Inferno in Sierra Leone

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’emergenza ebola morde come non mai. E la Sierra Leone ha superato la Liberia: con 7.798 casi è il Paese più colpito in Africa occidentale. Il dato è dell’Organizzazione mondiale della sanità. Sono arrivati a 17.800 i contagi totali da quando è scoppiata la fase acuta dell’epidemia, di cui 17.517 in Guinea, Liberia e Sierra Leone; 6.187 i decessi, la maggior parte in Liberia, ma la Sierra Leone, alla prese con una crescita dei contagi e un tasso di mortalità del 70%, è destinata ad un triste “primato”.
Dall’Africa martoriata dall’Ebola alle sale del Parlamento il passo non è breve. Eppure ieri, alla Camera, a medici, infermieri, ricercatori in prima linea, è stato dedicato l’incontro «Ebola, gli italiani che sfidano la paura” voluto dalla presidente Boldrini, che ha ricordato come sia stato discusso e approvato un emendamento alla Legge di Stabilità per garantire l’aspettativa a tutti quelli che chiedono di lavorare per Ebola «anche per rispondere alla richiesta della Ue: bisogna inviare 5 mila medici».
L’aspettativa è un problema «centrale», come dice a Metro anche Laura De Paoli, chirurgo di Msf, ieri a Milano per un convegno sull’emergenza organizzato dall’università degli Studi: «Le ragioni economiche pesano: i medici in aspettativa vanno sostituiti…». A Milano si è parlato della facoltà di Scienze agrarie di Makeni, costituita grazie alla Statale e alla St.Lawrence Foundation. Tutto è fermo, ora. «Uno studente mi ha scritto: ebola ha ucciso anche la cultura», ha detto il preside Marco Fiala. La medicina non è tutto. Sottolinea Massimo Galli, dell’ospedale “Sacco”, che il virus si è diffuso soprattutto nei Paesi «più popolosi, più poveri, reduci da guerre civili e nelle aree più intensamente deforestate».
“AIUTATECI AD AIUTARE”
ROMA Aiutateci ad aiutare: è l’appello comune delle maggiori ong impegnate contro l’ebola. «Il governo renda operativi al più  presto i benefici di legge a tutela degli operatori sanitari a tutte le associazioni impegnate nell’emergenza Ebola al fine di poter inviare sul campo il personale medico e paramedico», ha chiede Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. «È una buona notizia che la Legge di Stabilità consenta l’aspettativa per coloro che chiedono di andare a lavorare nei paesi colpiti da ebola», ha sottolineato Marco de Ponte, segretario di Action Aid. All’incontro alla Camera erano presenti a portare la loro testimonianza tutte le principali associazioni, da Amref ad Emergency alla Caritas.
EMERGENCY
Per la ministra Lorenzin il medico allo Spallanzani «sta leggermente meglio». Ma la prognosi resta riservata: il paziente è ancora in assistenza respiratoria. Intanto Rossella Miccio, da Freetown, dice: “Emergency domenica apre un nuovo ospedale da 100 posti”.
SBARCHI: NON CI SONO RISCHI
Per Massimo Galli, dell’ospedale “Sacco”, gli sbarchi di migranti non sono da temere. I flussi non provengono da Paesi colpiti. Inoltre i tempi di incubazione sono stretti (2-7 gg): i migranti, visti i loro lunghi tragitti, sbarcherebbero «già morti».
SERGIO RIZZA
LUISA MOSELLO

9 Dicembre 2014
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