Il rapporto sulla corruzione
12:44 am, 4 Dicembre 14 calendario

Primi in Europa per corruzione percepita

Di: Redazione Metronews
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Paura, soggezione, sensazione che non servirà a nulla: la sfiducia è il sentimento imperante per i cittadini italiani. E la responsabilità è della corruzione. Il rapporto sull’Indice di Percezione della corruzione pubblicato ieri da Transparency International rivela lo scarso rendimento di molti Stati membri dell’Ue nella lotta alla corruzione, con i risultati peggiori registrati in 4 paesi tra cui l’Italia che resta ferma al 69esimo posto nel mondoinsieme a Romania, Grecia e Bulgaria, le quali però hanno migliorato la posizione in classifica. 
 La situazione dei paesi Ue rimane complessivamente buona ma senza miglioramenti significativi rispetto al 2013.
 Secondo Transparency International, questo è in parte dovuto all’incapacità delle autorità di affrontare corruzione ed evasione fiscale, che sono fattori trainanti della crisi. «I cittadini ritengono che viga ancora l’impunità – dice direttore dell’Ufficio Ue di Transparency International a Bruxelles, Karl Dolan – Sono poi pochi i casi che finiscono in tribunale e raramente politici o uomini d’affari subiscono condanne. Un problema cruciale è come tangenti e pagamenti possono essere facilmente mascherati utilizzando compagnie anonime». È per questo che l’organizzazione chiede all’Ue di rendere obbligatorio un registro pubblico che chiarisca chi possiede o ricava profitto dalle aziende. La direttiva Ue riguardante il riciclaggio di denaro è attualmente ancora oggetto di discussione nelle istituzioni e dovrebbe essere finalizzata nel corso delle prossime settimane.
Allerta Anticorruzione: così si chiama il sistema di denunce anonime messo a punto da Transparency International Italia per le vittime o i testimoni di casi di corruzione. Il servizio, cui si accede dal sito web di Transparency, si avvale del software Globaleaks che permette l’invio di segnalazioni in sicurezza e anonimato. Il presidente di Transparency Italia, Virginio Carnevali, aggiungendo: «Se chi segnala un caso non intende porgere denuncia all’autorità giudiziaria e riteniamo che sia un caso penalmente rilevante lo inoltreremo alle forze di polizia». Secondo i dati del Barometro Globale della corruzione 2013 «solo il 56% degli italiani è disposta a segnalare un episodio di corruzione, rispetto alla media globale del 69%».
STEFANIA DIVERTITO

4 Dicembre 2014
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