Russia
8:04 pm, 4 Dicembre 14 calendario

Per Putin è necessario che la Russia sia aggressiva

Di: Redazione Metronews
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RUSSIA Con un intervento a tutto tondo Vladimir Putin ha tenuto il suo annuale discorso alla nazione. Il presidente si è presentato con un’altissima popolarità ma in un momento di forte crisi con la svalutazione del rublo, il calo del prezzo del petrolio, le sanzioni economiche e le gravi tensioni con l’Occidente. Il leader del Cremlino ha difeso la politica estera aggressiva di Mosca, definendola necessaria per la sopravvivenza. E ha difeso in particolare l’annessione della Crimea avvenuta a marzo. Putin ha definito la penisola di Crimea terreno spirituale russo, “il nostro Monte del Tempio”, aggiungendo che orgoglio nazionale e rispetto della sovranità sono “una condizione necessaria di sopravvivenza” della Russia. 
Si è poi concentrato sull’economia, sul sostegno al rublo e gli stimoli ai rientri di capitali. Il presidente russo Vladimir Putin ha offerto  l“’amnistia totale” sui capitali fatti rientrare in Russia per  bloccarne la fuga verso l’estero che quest’anno raggiungerà i 130  miliardi di dollari (stima del ministro delle finanze) e rappresenta  uno dei fattori di rischio maggiori per l’economia insieme alle  sanzioni occidentali e al prezzo del petrolio in discesa. Insieme alla garanzia che fisco e magistratura non faranno domande “sulle fonti e i metodi con cui sono stati accumulati i capitali” riportati in Russia – e alla tolleranza zero per chi invece specula sul rublo- il presidente russo ha offerto anche una maggior trasparenza delle ispezioni alle  imprese, sistematica fonte di controllo e fondi neri, e una vacanza di tre anni dei controlli per le piccole imprese adempienti. Putin ha promesso il contrasto per gli speculatori sull’andamento del rublo. “Le autorità sanno chi sono e hanno gli  strumenti per influenzarne le azioni. E’ arrivato il momento per usare tali strumenti”, ha aggiunto nel discorso.
La notte precedente è stata una notte di fuoco a Grozny, capitale della repubblica di Cecenia, in Russia, teatro di violenti scontri tra polizia e militanti. Pesante il bilancio: dieci agenti uccisi e nove ribelli islamici. Secondo quanto ha riferito il leader ceceno Ramzan Kadyrov, lo scontro a fuoco è iniziato dopo che un gruppo di uomini armati ha attaccato un posto di blocco della polizia stradale. Il commando, formato da 8-9 persone, si è quindi asserragliato nella ‘casa della stampa’, l’edificio che ospita alcuni mezzi d’informazione locali, dove è stato circondato dalle forze di sicurezza. Nel corso dell’assalto si è sviluppato un incendio che ha distrutto la struttura. 
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4 Dicembre 2014
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